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Minzolini condannato in appello per peculato

La Corte d’Appello cancella l’assoluzione in primo grado. L’ex direttore del Tg1 era accusato per le spese fatte con la carta di credito aziendale.

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Due anni e sei mesi di carcere più l’interdizione dai pubblici uffici per tutta la durata della pena: questa la sentenza della terza Corte d’Appello di Roma nei confronti di Augusto Minzolini.

La Corte ha ribaltato la sentenza di assoluzione ottenuta in primo grado dal senatore di Forza Italia ed ex direttore del Tg1, accusato di peculato per l’uso improprio della carta di credito affidatagli dalla Rai durante il suo mandato (in particolare, dal luglio 2009 al novembre 2010).

Il giornalista era stato accusato di aver sforato in 14 mesi il budget a sua disposizione, spendendo oltre 65 mila euro, somma poi restituita all’azienda.

Minzolini dovrà inoltre risarcire i danni alla Rai, costituitasi parte civile. Il giornalista, che ha confermato al Tempo l’intenzione di ricorrere in Cassazione, ha così dichiarato su Twitter: «Sono allibito, attonito. Assolto da corte dei Conti, in primo grado e da giudice lavoro, condannato a 2,6 anni in appello. Dov’è certezza diritto?».