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Il Codacons contro la violenza su Twitter e Facebook

L’associazione chiede di aumentare i poteri alla polizia postale contro il dilagare degli insulti sui social network e contro le pagine web che fomentano odio

Web come luogo di incontro tra persone, libero scambio di idee ed opinioni, ma anche di insulti e violenza. Lo sostiene il Codacons che, dopo l’ultimo caso di un account twitter chiuso per i troppi insulti ricevuti, quello del direttore del TgLa7 Enrico Mentana, chiede ora alle autorità di intervenire.

«Sui social network regna oggi un vero e proprio caos fuori da ogni controllo, dove dilagano insulti gratuiti e minacce spesso gravi, incitazioni alla violenza, pagine che promuovono l’odio e il razzismo. E il tutto avviene sotto gli occhi dei gestori di tali social network, i quali non sembrano esercitare la dovuta vigilanza. Oltre alla lesione dei diritti personali per chi è vittima di minacce e offese, vi sono rischi reali soprattutto per i più giovani che passano molte ore su facebook e twitter, e possono subire una influenza negativa soprattutto da quelle pagine che vorrebbero far passare disprezzo e violenza come una cosa normale o addirittura giusta». Sono questi i motivi che hanno spinto l’associazione dei consumatori a chiedere «una riforma volta ad incrementare i poteri in capo alla Polizia Postale, aumentando la capacità d’azione di tale compartimento e permettendo interventi immediati per oscurare siti e profili lesivi e/o pericolosi e individuare i responsabili che si nascondono dietro l’anonimato garantito dal web».

Non solo, il Codacons ha anche richiesto un incontro con l’Autorità per le Comunicazioni al fine di studiare interventi e misure per migliorare la vigilanza e i controlli da parte dei responsabili dei social network.