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I bilanci delle tv a confronto. Rai in calo, Mediaset e Sky in crescita

R&S, l’ufficio studi di Mediobanca ha analizzato l’andamento dei tre gruppi televisivi. Negli ultimi cinque anni la tv pubblica ha accumulato 261 milioni di euro di perdite

Una tv pubblica, la Rai, i cui ricavi continuano a calare e due emittenti private, ovvero Mediaset e Sky, che crescono. Sono queste in sintesi le conclusioni dell’analisi di R&S Mediobanca sui bilanci dei maggiori gruppi televisivi che operano in Italia: Rai, Mediaset e Sky. Della tre, la tv pubblica è quella messa peggio, nel 2010 infatti i ricavi Rai sono pari a 2,934 miliardi di euro, in calo del -5,5% rispetto al 2009, dei quali 1,029 miliardi di introiti pubblicitari e 1,661 miliardi di canone. Nello stesso periodo Mediaset, la regina del comparto, ha registrato invece ricavi pari a 4,25 miliardi di euro (+11,5% rispetto al 2009, ottenuto anche grazie all’acquisizione in Spagna del gruppo Cuatro) con una variazione dei ricavi pubblicitari positiva per il 12,4%. In crescita anche Sky (il bilancio 2010 si chiude il 30 giugno) con + 0,1% sul fronte abbonamenti e + 23,1% su quello pubblicitario (che conta per il 9,2% sul totale): i ricavi della pay tv si attestano nel 2010 sui 2,972 miliardi. Secondo l’analisi di Mediobanca la Rai ha, inoltre, accumulato in cinque anni 261 milioni di euro di perdite: pesa il numero di dipendenti e il loro costo medio. A fine 2010 la forza lavoro in Rai era pari a 11.460 unità (1% in più rispetto al 2009) per un costo medio dipendente di 89 mila euro l’anno, contro le 6.285 unità di Mediaset (costo medio per dipendente pari a 86 mila euro l’anno) e le 3.932 di Sky (costo medio per dipendente pari a 53 mila euro l’anno).