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Gioco, basta pubblicità: via dalla tv nelle ore diurne

Gli spot sull’azzardo se ne vanno da Rai e Mediaset; saranno relegati negli orari notturni e sui canali tematici

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Il gioco d’azzardo dovrà stare lontano dalla tv: il decreto firmato dai ministri Pier Carlo Padoan, Economia, e Carlo Calena, per lo Sviluppo Economico, lo bandisce, infatti, dai canali generalisti e da quelli indirizzati ai minori, almeno negli orari che raccolgono più spettatori.

STOP AGLI SPOT. Il decreto prevede che gli spot pubblicitari promossi dai giochi non possano più essere messi in onda nei canali cosiddetti “generalisti” di Rai (Raiuno, Raidue e Raitre) e Mediaset (Canale 5, Italia 1 e Retequattro), oltre che su La7, Tv8 (la ex Mtv), la NOVE e Rete Capri, in particolare durante la fascia oraria 7-22; via libera invece per le ore notturne. Non sarà invece possibile pubblicizzare l’azzardo nei canali tematici esclusivamente dedicati ai minori (tra gli altri, Rai Yoyo e Boing).

LE SANZIONI. Un decreto, questo, che rappresenterà un serio colpo per il gioco d’azzardo, che secondo le stime investe ogni anno 50 milioni di euro in pubblicità, la metà dei quali sono convogliate verso la televisione. Per chi infrangerà il divieto, il decreto prevede multe salate (da 100 a 500 mila euro), irrogate dall’Agcom, che interesseranno sia i promotori sia i proprietari del mezzo di diffusione. Comunque, il gioco continuerà ad avere una certa visibilità sullo schermo: le pubblicità, infatti, avranno via libera sulle emittenti locali, sui canali a pagamento e su quelli specializzati, anche non di settore; continueranno ad essere permessi gli spot radiofonici.