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Elezioni amministrative, la Rai rinuncia alle proiezioni

Per l’emittente pubblica nessuna previsione statistica dei risultati, gli abbonati Rai dovranno aspettare i dati definitivi del Viminale. Stessa decisione di Mediaset. Proiezioni in chiaro solo su La 7

La Rai ha rinunciato alle proiezioni elettorali. L’emittente pubblica ha deciso che per le prossime elezioni amministrative – quelle che a maggio eleggeranno 1.310 nuovi sindaci, tra i quali quelli di Milano, Torino, Bologna e Napoli – non darà notizie di alcuna proiezione statistica. Nessun istituto di ricerca è infatti stato scelto dall’emittente per seguire l’appuntamento elettorale del 15 e 16 maggio. Mauro Masi, direttore generale Rai, ha infatti fatto scadere i termini utili per indire la gara d’appalto per la scelta dell’istituto di ricerca al quale affidare il compito. Gli unici dati che la Rai fornirà ai suoi abbonati saranno quelli definitivi del Viminale.Le proiezioni elettorali, cosa diversa dagli exit poll (che di basano sui sondaggi) consistono nella previsione statistica dei risultati complessivi di un’elezione a partire dai risultati ottenuti in un insieme ridotto e definito a priori di seggi.La decisione di non seguire le proiezioni elettorali ha colto di sorpresa anche i direttori dei telegiornali Rai. Per Bianca Berlinguer, direttrice del Tg3 è una scelta sbagliata: «Come aziendalista, trovo questo fatto molto grave. È una scelta autolesionista. In 25 anni che sono in Rai, non ricordo che i telegiornali abbiano mai saltato delle edizioni straordinarie sulle tornate elettorali».

Rai come Mediaset. Proiezioni in chiaro solo su La 7La decisione dei vertici Rai segue l’analogo provvedimento adottato da Mediaset, che già da tempo ha annunciato la propria rinuncia alle proiezioni elettorali. Proiezioni che, in chiaro, saranno trasmesse solo da La 7, con il tg di Enrico Mentana e il suo speciale elezioni.