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Diritti Tv, il ricorso di Sky frena Mediapro

Con il campionato in partenza il prossimo 19 agosto, a oggi non è ancora dato sapere su quale rete televisiva verrà trasmesso

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Il tribunale di Milano ha accolto il ricorso di Sky contro il bando di Mediapro sull’assegnazione dei diritti della Serie A 2018-2021, bloccando di fatto tutta la procedura fino al 4 maggio. La pay tv ha richiesto una sospensione d’urgenza del testo messo a punto dall’intermediario spagnolo per verificare che sia aderente alle leggi italiane (in particolare riferimento al decreto Melandri, norme in materia di concorrenza e il provvedimento Agcm del 14 marzo 2018).

Il campionato parte il 19 agosto e a oggi non è dato sapere su quale rete televisiva verrà trasmesso. Secondo i legali di Sky, Mediapro non agisce come intermediario indipendente, ma come editore (posizione che sarebbe contraria alle indicazioni dell’Antitrust). Sul banco d’accusa, i blocchi di trasmissione che la società vorrebbe realizzare e di cui vorrebbe curare anche la raccolta pubblicitaria inserendoli poi nei pacchetti che andrebbe a rivendere agli operatori tv: nel bando, si fa infatti riferimento a “prodotti audiovisivi” per un totale di 270 minuti che prevedono il live della gara e altri formati, come «contenuti di approfondimento da studio, interviste realizzate prima, durante e dopo ciascuna gara […] e break pubblicitari».

Entro il 26 aprile Mediapro deve presentare alla Lega fideiussioni per 1,2 miliardi di euro, mentre entro il 21 aprile sarebbero dovute essere presentate le offerte per le partite.

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