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Digitale terreste, si va avanti. Oggi tocca a Vicenza

Si spera che i problemi registrati in Lombardia non si verifichino anche in queste regioni. Intanto il Veneto chiede ai ragazzi della regione di “Adottare un nonno”

Anche oggi è tempo di switch off. Dopo la migrazione di massa di ieri che ha coinvolto oltre 8,5 milioni di persone di quasi 850 comuni tra Emilia Romagna e Veneto, oggi tocca alla città di Vicenza e a oltre 40 comuni della provincia.Nella giornata di ieri, nella quale i ripetitori analogici sono stati spenti in buona parte dell’Emilia Romagna e del Veneto – più precisamente nelle provincie e nelle città di Bologna, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Venezia, Treviso, Vicenza, Rovigo, Verona e Padova – ufficialmente non sembrano esserci stati particolari problemi, almeno non come quelli che si stanno verificando in Lombardia.Secondo quanto dichiarato dalla Task Force regionale dell’Emilia Romagna, la squadra chiamata a gestire lo switch off nella regione, il passaggio al digitale terrestre nelle principali città emiliane, Bologna compresa, è avvenuto senza grossi disagi, alle 10.50 di ieri le principali reti nazionali erano già in onda, alle 13 erano visibili oltre 150 canali. Sei ore di vuoto delle trasmissioni hanno permesso di spegnere i trasmettitori analogici e accendere i nuovi apparecchi per il segnale digitale.Anche dal Veneto nessuno si sbilancia circa il successo o l’insuccesso del passaggio, ma a livello ufficioso in molti lamentano problemi. I soliti. Assenza di canali, numerazione errata e ricezione difettosa.I più esposti alle tante insidie del digitale terrestre sono, naturalmente, gli anziani. Poco propensi alle nuove tecnologie devono fronteggiare, spesso soli, il disorientamento che il digitale porta con sé. Proprio per aiutare questa categoria di telespettatori la Regione Veneto, nello specifico l’assessore alle dell’istruzione, della formazione e del lavoro Elena Donezza, ha lanciato l’iniziativa “Adotta un nonno”.“Il digitale terrestre rappresenterà una rivoluzione culturale. Noi chiediamo alle scuole, agli istituti tecnici e al mondo della formazione professionale che si occupa di questo settore di adottare i nostri ‘nonni’. In particolare, a ciascuno dei nostri ragazzi chiediamo di adottare un nonno, intendendo le persone che sono meno predisposte a questo cambiamento che sarà un cambiamento forte, di tecnologia, di apprendimento rispetto alle telecomunicazioni”.

Il decalogo per un agevole passaggio al digitale terrestre

La numerazione dei canali

Il calendario giornaliero dello switch off