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AgCom, approvato il Sistema Integrato delle Comunicazioni

Nessun soggetto va oltre il 20% del Sic. Fininvest si ferma al 13,34, la Rai all’11,80 e NewsCorp. all’11,58%. Il governo intanto proroga il divieto di partecipazione nei quotidiani a chi supera l’8%

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L’Agcom, l’Autorità Garante per le Telecomunicazioni presieduta da Corrado Calabrò ha approvato il Sistema Integrato delle Comunicazioni (Sic)per il 2009. Introdotto nel 2004 dalla legge Gasparri, una delle più controverse del secondo governo Berlusconi, fissa il tetto massimo di concentrazione del settore dei media. Controverso in quanto, da più parti, è considerato fin troppo allargato, comprendendo al suo interno stampa quotidiana e periodica; editoria, anche per il tramite di Internet; radio e televisione; cinema e pubblicità.

Nel 2009, il valore complessivo del Sistema Integrato delle Comunicazioni si è attestato sui 23 miliardi di euro, in calo del 5,2% rispetto al 2008, quando si attestò a oltre 24 miliardi di euro. Nessun soggetto è oltre il 20%, concentrazione massima consentita. Le imprese che fanno riferimento al gruppo Fininvest e Arnoldo Mondadori Editore, nel 2009, raggiungono complessivamente il 13,34%, seguite da Rai con l’11,80% e dal gruppo News Corporation con l’11,58% – costituito da Sky Italia (11,32%) e Fox International Channels Italy (0,26%). Seguono poi, con una quota di gran lunga inferiore, il gruppo Rcs Mediagroup (4,12%), il Gruppo Editoriale L’Espresso (3,68%) e Seat Pagine Gialle (3,67%).

Inatnto il nuovo decreto legge firmato dal governo ha prorogato fino al 31 docembre 2012 il divieto di incroci stampa-tv. Confermata l’impossibilità della partecipazione nei quotidiani a chi supera l’8% del totale del Sic.

Credits Images:

Corrado Calabrò, presidente dell’Agcom