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Quando gli eventi sposano il web…

…nascono iniziative per combinare attivamente branded content e social media. Come quelle create da Movantia, l’agenzia di marketing non convenzionale guidata da Fabio Fabbi

Coinvolgere il reale e il digitale, secondo una dinamica virtuosa che punti a una piena interazione tra brand e target. Sfruttando l’uso combinato di social media e tecnologie di ultima generazione. È questo l’obiettivo cardine di Movantia, agenzia specializzata in eventi 2.0, social media e marketing non convenzionale, come racconta a Business People il fondatore e ceo Fabio Fabbi.

Secondo quali aspetti il vostro approccio si differenzia dai competitor?La nostra agenzia si rivolge tendenzialmente a clienti selezionati. Grandi brand in cerca di una creatività originale ed efficace. Mi piace parlare di comunicazione consapevole ed ecosostenibile, che in parte è un riflesso di un’etica e di una sensibilità personali. Ma intende essere anche una leva declinata a vantaggio del cliente: il “green” è sinonimo di rispetto ambientale, come pure di risparmio ed efficienza. Ciò implica, per esempio, prediligere supporti digitali alla carta, ma anche organizzare videoconferenze diminuendo gli spostamenti fisici riducendo i tempi e i costi, nostri e del cliente…

Ci potrebbe citare una case history interessante, da questo punto di vista?Una recente è la progettazione di un concept curato da Movantia per Ibm, British Telecom, Connexia e M-Cube in occasione dell’annuale Convegno Pambianco 2011. Il nostro allestimento si è distinto dagli altri perché caratterizzato da un design curato e “light”, realizzato con materiali eco-compatibili (riciclati e riciclabili) con una vestizione grafica totale e l’integrazione di monitor e di attività “live” interattive.

Quali tendenze vede in atto per le nuove tecnologie?Il mondo 2.0 è oggi uno scenario dal potenziale in crescita e con una notevole resa sull’investimento sia nei contesti strettamente aziendali, i cosiddetti “b2b”, sia in quelli rivolti ai consumatori. In fiere ed eventi, i clienti chiedono sempre di più l’uso di strumenti “touch” per stimolare la partecipazione del pubblico. Prestissimo si apriranno spazi notevoli legati alla diffusione dei tablet.

E sul fronte dei social media?Ritengo che siano estremamente importanti. Tuttavia, non sono ancora utilizzati nel pieno delle loro potenzialità dai brand. Trovo che la poetica del mezzo sia ancora in parte inesplorata: occorrerebbe osare un po’ di più, attraverso quella che definirei una “innovazione consapevole”. Per esempio, il desiderio di partecipazione digitale delle persone sviluppa un senso di appartenenza e di gruppo che deve trovare una continuità con le esperienze reali. È il nostro concetto di evento 2.0.

Cosa l’ha portata, tre anni fa, con l’inizio di una recessione mondiale, ad avviare una nuova attività di questo tipo?Tutto il mio percorso, in qualche modo, era diretto verso questo sbocco. La comunicazione e le tecnologie sono la mia passione e mi affascinano da sempre. Con l’avvento di Internet ho trovato uno strumento e un canale per fare incontrare i due mondi. Gli eventi 2.0 ne sono la miglior espressione: situazioni sociali esistite fin dall’antica Grecia (pensiamo alle Olimpiadi) da organizzare e gestire tra il mondo reale e quello virtuale. Un settore, quest’ultimo, che in agenzia ha comunque una propria autonomia a prescindere. Per questo Movantia si occupa anche di comunicazione sui social media.

Quali esperienze ha alle spalle?Nel 1994 sono stato tra i pionieri del Web, curando in giro per il mondo i primissimi progetti ed eventi online per sportivi, artisti e personaggi dello spettacolo. Poi nel 2000 sono entrato in Tiscali, occupandomi dell’espansione europea del portale. Nel 2003 sono stato direttore generale dell’Ente dello Spettacolo e nel 2004 direttore marketing strategico e comunicazione a Cinecittà Holding. Con Movantia ho ritrovato, evolute, le mie radici professionali, anche se in un momento economico difficilissimo. Da persona determinata e appassionata del proprio lavoro vedo oggi la mia agenzia crescere e guardo costantemente “oltre”, notando che da sempre si stava tracciando il mio percorso. Ricordando il grande Steve Jobs e il suo celebre discorso a Stanford del 2005, Movantia è, in qualche modo, uno dei puntini che, uniti, danno continuità e soddisfazione alla mia carriera.

L’INNOVAZIONE CHE PREMIA

Due i riconoscimenti ottenuti da Movantia nel 2011. A marzo l’agenzia si è aggiudicata il premio Mediastars XV (2010-2011) per l’evento di lancio della motocicletta Ducati Streetfighter (Sezione Promotions – Special Star per la Direzione Creativa). L’attività si è svolta online, attraverso una pagina Facebook con oltre 6 mila utenti, e offline, con il “guerrilla tour” nazionale di due Streetfighters Girls (in alto, a destra), entrate in contatto con migliaia di motociclisti per promuovere anche la sicurezza alla guida. A novembre l’agenzia ha ritirato anche il Bea Best Event Award (nella categoria Educational/Formazione) per l’evento DDive 2011 (a destra, in basso): un weekend organizzato in un’atmosfera medioevale, dove è stata riunita la comunità italiana degli sviluppatori e utenti della piattaforma di Social Software Ibm Lotus.

Fabio Fabbi fonda Movantia alla fine del 2008. Ha iniziato a occuparsi di Web nel 1994 all’esordio della Rete in Italia. Dopo aver curato eventi online per sportivi e artisti, nel 2000 è entrato in Tiscali per gestire l’espansione europea del portale. Nel 2003 è diventato direttore generale Ente dello Spettacolo e nel 2004 direttore marketing strategico e comunicazione Cinecittà Holding.

Credits Images:

Virtualità espansa. A sinistra un frame del film interattivo su YouTube e altri portali realizzato da Movantia per il profumo Ducati Fight For Me; il concorso Snox Contest lanciato per OmniAuto.it (in basso a destra) e due immagini del sito dell’agenzia di Fabio Fabbi (www.movantia.com), attivo anche su Facebook e Twitter, e con un blog su WordPress