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Business

Microsoft domina la Top 100 Champions Brands

Seguono Intel e Google. Nessun brand italiano riesce invece a entrare in classifica

È la tecnologia la vera fuoriclasse dei brand. Sono infatti Microsoft, Intel e Google a dominare la Top 100 Champion Brands, ossia la classifica sui brand più forti detenuti dalle 500 aziende pubbliche e private più grandi al mondo. A redigerla è Apco Insight: l’istituto globale di ricerca interno ad Apco Worldwide, multinazionale americana leader nel settore della comunicazione di impresa e delle relazioni internazionali. Quattro i parametri presi in esame: l’orientamento, ossia la capacità di soddisfare le aspettative più rilevanti degli stakeholders, l’autenticità, ossia la coerenza tra il comportamento e le dichiarazioni di un’azienda, l’attaccamento, ossia il saper creare dei legami emozionali profondi tra stakeholder e imprese, e l’advocacy, ossia l’agire per conto degli interessi degli stakeholders per aggiungere valore alla società.

LA CLASSIFICA. A primo posto si è, appunto, posizionata Microsoft, con un punteggio di 79.95. Al secondo, Intel, a quota 74.49, tallonata da Google, forte di 73.85 punti (la classifica Top Campions Brands). “I marchi aziendali operano in un’epoca di crescente aspettativa e influenza da parte degli stakeholder: essere un’azienda semplicemente ben gestita e redditizia oggi non è più sufficiente”, sostiene Margery Kraus, fondatrice e Ceo di Apco Worldwide. “Per avere successo, i grandi marchi devono riconoscere la necessità di andare oltre la fiducia e diventare ‘Champion’ per i loro interlocutori ancor prima che questi li supportino. Solo quelle aziende che portano impresso questo aspetto nel loro dna possono guadagnarsi un posto da veri leader nei loro settori e nella società”. Tra l’altro secondo il 77% degli intervistati oggi le aziende avrebbero un’impatto sulle loro vite superiore a dieci anni fa.

L’ASSENZA DELL’ITALIA. Il dato allarmante, invece, è che nella Top 100 non figura nessun brand tricolore. “L’assenza di aziende italiane nella Top 100 è un segnale che dovrebbe far riflettere”, spiega Paolo Compostella, Managing Director di Apco Worldwide in Italia, “è necessario rilanciare in modo corale il Made in Italy a livello internazionale, fornendo strumenti utili alle potenzialità imprenditoriali che da sempre contraddistinguono l’industria e la produttività italiane. In questo senso la ricerca condotta da Apco fornisce alle aziende indicazioni concrete per capire su quali aspetti del loro business fare leva nel rapportarsi con i loro principali interlocutori. Fare azienda oggi significa infatti, prima di tutto, coinvolgere, ascoltare e rispettare clienti e stakeholder. Tre variabili di cui qualsiasi impresa italiana che voglia essere vincente nel mondo deve e dovrà sempre più tener conto”.

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