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Business

Poste Italiane, via libera alla privatizzazione

Il 40% andrà sul mercato entro l’anno ma una quota gratuita del 5% sarà riservata ai dipendenti. Buona la reazione della Borsa di Milano

Niente “operazione spezzatino”: nella sua seconda riunione il Comitato permanente per le privatizzazioni ha di fatto dato il via libera alla privatizzazione delle Poste Italiane che andrà interamente sul mercato entro l’anno (quota massima del 40%). Come anticipato dalle indiscrezioni dei giorni scorsi, sarebbe prevista una quota gratuita, pari al 5%, riservata ai dipendenti il cui numero ammonta a 140 mila unità: una scelta che si ispira alla recente esperienza inglese di Royal Mail. Buona la reazione della Borsa di Milano: ieri l’indice Ftse Mib ha registrato un +1,6% tornando, dopo due anni e mezzo, sopra i 20 punti.La stima è che, se la quotazione di Poste salisse a 13-14mld di euro, il Tesoro potrebbe incassare tra i 4,5/5mld di euro, nel cui computo non rientra il 5% destinato ai dipendenti.