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Per la Montepaschi di Siena “situazione patrimoniale solida”

La valutazione del Comitato per la salvaguardia della stabilità finanziaria sulla banca coinvolta nello scandalo derivati. Il ministro Grilli: “Non insinuare dubbi sulla solidità del sistema” bancario italiano

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“La banca Monte dei Paschi di Siena ha una situazione patrimoniale complessiva solida” e le tensioni che hanno riguardato l’istituto “non producono effetti sul sistema bancario nel suo complesso” . E’ il giudizio appena espresso dal Comitato per la salvaguardia della stabilità finanziaria, riunitosi al Tesoro e a cui hanno preso parte il ministro dell’Economia e delle Finanze, Vittorio Grilli; il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco; il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, e il presidente dell’Ivass ((la neo autorità di vigilanza delle assicurazioni, ndr) Fabrizio Saccomanni.Il comitato, che ha inoltre evidenziato segnali di miglioramento per il settore bancario, assicurativo e dei mercati finanziari “conseguenti soprattutto all’allentamento delle tensioni sul rischio sovrano”, ha così provato ad allentare le tensioni sull’istituto senese, su cui pesa uno scandalo derivati scoppiato la scorsa settimana e un’indagine per truffa da parte della Procura.

VIGILANZA EFFICACE. Nel corso di un’audizione davanti alle commissioni Finanze di Camera e Senato, il ministro Grilli ha difeso l’azione di vigilanza della Banca d’Italia su Mps, una vigilanza “che ha consentito di individuare e interrompere comportamenti anomali”. Secondo Grilli l’efficacia della vigilanza bancaria italiana è dimostrata dal fatto che, “malgrado la gravissima crisi della fine del 2008 e a differenza di grandi Paesi a noi comparabili, le nostre banche hanno mostrato una tenuta, capacità e solidità uniche, non rendendo necessari interventi di salvataggio pubblico”. Dunque, ha sottolineato il ministro dell’Economia, “è indispensabile non insinuare dubbi sulla solidità del nostro sistema. Neanche la vicenda Mps modifica questo quadro di solidità”.

AZIONE DELLO STATO SU MPS. Grilli precisa poi che l’intervento dello Stato nei confronti di Montepaschi “non si configura come un salvataggio di una banca insolvente, ma come un rafforzamento del capitale”. I nuovi titoli per Mps non sono “un contributo a fondo perduto”, ma “un prestito a un tasso del 9% e incrementato dello 0,5 ogni due esercizi fino al limite massimo del 15%”. La sottoscrizione di nuovi titoli, ha sottolineato il ministro, “assoggetterà Mps a importanti e penetranti vincoli in termini di governance e operatività”.

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