
L’epilogo delle elezioni italiane è uno dei più temuti dai mercati finanziari: nessun partito ha raggiunto la maggioranza assoluta e, dunque, si profila una possibile ingovernabilità. Le prime reazioni al voto sono di tensione, ma al momento non si registrano movimenti troppo scomposti. L’euro aveva già vacillato gli exit poll, scendendo sotto 1,23 dollari. Tuttavia, a un’ora dall’apertura dei mercati europei ha già recuperato. Lo yen, considerato un bene rifugio, è salito a 105,60 dollari. Un avanzamento che riflette i dubbi dopo il voto in Italia e le tensioni geopolitiche del momento.
Le elezioni italiane fanno scendere Mediaset
Anche l’andamento di Piazza Affari è influenzato dai risultati delle elezioni: infatti, apre in netto ribasso con un calo del 2% circa. Nel giro di pochi minuti, però, ridimensiona subito il passivo: il Ftse Mib dimezza le perdite, arretrando di circa un punto percentuale. A pesare sul mercato italiano è soprattutto il -5% registrato in apertura da Mediaset a causa del consenso meno ampio del previsto raccolto da Silvio Berlusconi, suo fondatore e azionista di riferimento. Gli altri indici europei sono in rialzo, trainati dalla situazione politica tedesca. Lo spread tra Btp e Bund apre in rialzo: a 144 punti base, rispetto ai 131 punti base alla chiusura di venerdì scorso. Il rendimento del decennale italiano è salito al 2,02%.