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Il re della Borsa è Vacchi (ma non Gianluca)

Ritorno sul capitale del 34%, fatturato raddoppiato e numeri da urlo: così il leader mondiale delle macchine per il confezionamento ha battuto la crisi insieme a Reply, Interpump, Diasorin e Brembo

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La Ima della famiglia Vacchi è stata la regina della Borsa italiana negli ultimi dieci anni. E non è merito di Gianluca Vacchi, la star dei social famosa per il motto “enjoy”, che non è coinvolto nella gestione del gruppo. A dirlo è il Sole 24 ore che ha analizzato la banca dati S&P Market Intelligence a caccia delle aziende capaci di realizzare risultati positivi negli anni della crisi, tra economia in frenata e disoccupazione crescente. Il quotidiano economico ha selezionato cinque campioni del made in Italy (Ima, Diasorin, Brembo, Interpump e Reply), con un tasso medio annuo di crescita e redditività superiori al 10% e pochi debiti. E la Borsa li ha premiati con performance del 200 per cento.

IMA E GLI ALTRI CAMPIONI DI PIAZZA AFFARI

La Ima, leader mondiale nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il processo e il confezionamento, ha segnato +545$ in Borsa, raddoppiato il fatturato e garantito un ritorno sul capitale da record del 34%. Il titolo che ha guadagnato più di tutti in questi 10 anni è invece Reply (+578%), società di consulenza informatica di Torino sui temi di big data, cloud computing, pagamento in mobilità e social network (1,6 miliardi di capitalizzazione) e destinata a battere il tetto del miliardo di ricavi entro il 2019.

Non poteva mancare in questa classifica Brembo, l’eccellenza del mondo dei freni che brilla per qualità ed efficienza. Con un fatturato triplicato a 2,3 miliardi, ha raddoppiato i ricavi con un margine operativo lordo salito al 17%. Da 360 a 900 milioni è il balzo del fatturato di Interpump Group che in dieci anni non è mai sceso sotto il 20% di Mol. Infine, c’è Diasorin, leader mondiale della diagnostica in vitro. Si tratta di una multinazionale quotata a Milano che da oltre 40 anni sviluppa, produce e commercializza test per la diagnosi di patologie. I ricavi sono passati da 180 milioni di 10 anni fa a oltre mezzo miliardo del 2016, con un utile netto pari al 20% dei ricavi.

Le aziende campioni di Piazza Affari

Società

Crescita dei ricavi (%)

Crescita degli utili (%)

Ritorno sul capitale (%)*

Incidenza % dell’Ebitda sul fatturato*

Rapporto tra debito netto e Ebitda*

I.M.A. Industria Macchine Automatiche S.p.A. (BIT:IMA)

119,0

135,0

34,4

13,0

1,5

DiaSorin S.p.A. (BIT:DIA)

126,0

183,0

25,4

37,9

0,213

Brembo S.p.A. (BIT:BRE)

108,0

187,0

19,1

13,1

1,75

Reply S.p.A. (BIT:REY)

132,0

207,0

18,1

13,6

0,236

Interpump

153

126

18,5

21,1

1,9

(*) Il dato è calcolato facendo la media degli indicatori RoE, Ebitda/Ricavi e Debito netto/Ebitda registrati negli ultimi 10 anni Fonte: Elaborazione Il Sole 24 Ore su dati S&P Market Intelligence

Credits Images:

L' "altro" Vacchi, Alberto, leader di Ima, società leader mondiale nella costruzione di macchine per il confezionamento