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La crisi non sfiora il gotha di Wall Street, gli stipendi crescono del 20%

Al primo posto dei 50 Ceo più pagati Henry Roberts Kravis, ad di KKR, che ha incassato 30 milioni di dollari nonostante il titolo del fondo di private equity nell’ultimo anno abbia perso il 5,4%

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Ricchi, sempre più ricchi, nonostante la crisi. È questa l’immagine del gotha di Wall Street dove gli stipendi non conoscono flessioni, anzi, crescono a doppia cifra. E così capita che in cima alla classifica dei Ceo più pagati negli Stati Uniti compaia il nome di Henry Roberts Kravis, numero uno del fondo di private equity KKR che nel 2011 ha incassato ben 30 milioni di dollari, il 49% in più rispetto all’anno precedente. Una busta paga da capogiro che ha permesso a Kravis, nell’ottobre 2010, di donare ben 100 milioni di dollari alla sua ex università, la Columbia Business School di New York (Stati Uniti). Al secondo posto della classifica ‘Finance 50’, realizzata da Bloomberg Magazine, si piazza un altro big del fondo KKR: George Roberts, cugino di Krevis, co-Ceo e co-fondatore di un fondo che, nell’ultimo anno, ha perso il 5,4% del valore in Borsa (analizzando però l’intero periodo di quotazione, dal luglio 2010, i dati parlano di un ritorno del +24%). Al terzo posto il Ceo di Prudential Financial, John Strangfeld, con 23,7 milioni di dollari, al quarto Jamie Dimon, recentemente confermato alla guida di JP Morgan nonostante le maxi perdite della banca d’affari, e al quinto Kenneth Chenault di American Express. Ultimo posto, nell’anno appena trascorso, per Warren Buffet, per il suo ruolo il numero uno di Berkhire Hathaway ha incassato ‘solo’ 500 mila dollari. Secondo gli ultimi dati ufficiali consegnati alla Sec (la Consob americana) in generale i manager statunitensi hanno guadagnato il 20% in più rispetto allo scorso anno, un aumento tutt’altro che insignificante anche se confrontato con il +26% del 2010.

TOP 50 – I più ricchi di Wall Street