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Finanza

Luigi Berlusconi, ma non solo: chi aveva scommesso su Domino’s Pizza

architecture-alternativo Un'immagine della catena di pizzerie americana Domino'sCredits: © Photo by Justin Sullivan/Getty Images

L’avventura della catena di pizzerie americana Domino’s Pizza in Italia è all’epilogo. Dopo aver alzato bandiera bianca la scorsa estate, chiudendo tutti i punti vendita rimasti, la società ePizza Spa che si era fatta carica dell’espansione del marchio nel nostro Paese ha dichiarato il fallimento. Decisivi nella sfortunata avventura del franchise americano la pandemia di Covid, ma anche la concorrenza delle pizzerie locali.

Nei giorni scorsi si è aperta la liquidazione giudiziale della società e, come riportato da Andrea Giacobino in un articolo di affaritaliani.it, emerge che tra gli azionisti della società figuravano anche i rampolli di importanti famiglie imprenditoriali italiani. In Dominio’s Pizza, infatti, hanno investito sia Luigi Berlusconi, ultimogenito di Silvio; Piero Coin, figlio di Vittorio che è stato proprietario dell’omonimo gruppo della grande distribuzione, e Raffaele Vitale, nipote del banchiere Guido Roberto Vitale.

Il quotidiano la Repubblica riporta che il tribunale di Milano ha avviato la procedura di liquidazione di ePizza, affidando a Danilo Cannella l’incarico di curatore e convocando i creditori per il prossimo 21 giugno. Secondo l’ultimo bilancio disponibile, quello del 2021, la società aveva un fatturato di 10,5 milioni di euro e debiti per circa 20 milioni, di cui 5,3 milioni verso le banche.