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Cresce il mercato delle pmi in Borsa Italiana

Le piccole e medie imprese danno lavoro a oltre 11 mila persone (personale in crescita del 12%). Fatturato complessivo a 3,4 miliardi di euro, in crescita del 23%. I dati dell’Osservatorio Aim Italia

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Sessantotto società quotate (di cui 22 Ipo nel 2014 e 13 nei primi 7 mesi del 2015 su un totale di 19 Ipo su Borsa Italiana da inizio anno), un giro d’affari 2014 pari a 3,4 miliardi di euro, capitalizzazione 2,9 miliardi e raccolta da iPo pari a 544 milioni di euro (di cui 99 milioni nei primi 7 mesi del 2015). Sono i numeri del mercato Aim Italia, il mercato azionario per la crescita delle Pmi di Borsa Italiana, analizzati dall’Osservatorio Aim Italia di Ir Top, società specializzata nella consulenza specialistica sulle Investor Relations e la comunicazione finanziaria. Rispetto all’anno precedente, i risultati economico-finanziari 2014 del mercato Aim sono in crescita con un fatturato pari a 3,4 miliardi di euro (+23%) e un Ebitda in aumento del 9%. Le società, in base ai dati dell’osservatorio, offrono lavoro a 11.473 dipendenti con una crescita media del personale pari al +12% nel 2014. L’83% delle società segna un fatturato 2014 inferiore ai 50 milioni; il 38% ha un fatturato inferiore a 10 milioni di euro.

L’IDENTIKIT DELLA PMI QUOTATA. In base all’osservatorio le aziende quotate su Aim Italia presentano in media un fatturato di 33 milioni di euro, un Ebitda margin 2014 pari al 9%, una capitalizzazione di 43 milioni di euro, un flottante pari al 24% e una raccolta di 4,6 milioni (dato mediano).

SETTORI E AREA GEOGRAFICA. I settori più rappresentativi del mercato sono il Green (che rappresenta il 24% del mercato in termini di società, il 27% in termini di raccolta e il 28% in termini di capitalizzazione) e il Digital (che rappresenta il 21% del mercato in termini di società, il 25% in termini di raccolta e il 18% in termini di capitalizzazione). Le regioni maggiormente rappresentate sono quelle del Nord: in particolare Lombardia (35% delle società), Lazio (21%), Emilia Romagna (13%) e Piemonte (6%). Le altre regioni rappresentate sono Friuli, Toscana, Umbria, Veneto, Marche. Il mercato presenta anche cinque società estere, pari al 7% del totale.

ANCHE AZIENDE DA 200 MILIONI DI EURO. La distribuzione delle società per capitalizzazione evidenzia che il 12% delle società registra valori superiori ai 100 milioni di euro: la market cap maggiore è Bio-on (Euro 220 milioni), seguita da LU-VE (Euro 210 milioni) e Masi Agricola (Euro 145 milioni). Il 44% delle società ha una capitalizzazione inferiore a 20 milioni di euro. L’analisi della raccolta evidenzia che il 51% delle società ha realizzato una raccolta inferiore ai 5 milioni di euro; il 18% superiore a 15 milioni di euro. Il 57% delle società ha un flottante inferiore al 20%. La struttura dell’operazione di Ipo è 88% in Offerta Pubblica di Sottoscrizione (OPS) e 12% in Offerta Pubblica di Vendita (OPV).

CHI INVESTE DI PIÙ. Nell’azionariato delle società Aim Italia sono presenti 80 Investitori Istituzionali, di cui 48 italiani (60%) e 32 esteri (40%); rispetto a luglio 2014 cresce il numero degli investitori (63), nonché il peso degli esteri (35%). Detengono un investimento complessivo pari a 254 milioni di euro (9,5% della capitalizzazione del mercato). Il principale investitore a livello internazionale è lo svizzero Patrimony 1873 che, attraverso White Fleet III Globes Italy Equity Star, primo fondo estero dedicato all’Aim Italia, detiene 14 partecipazioni. L’investitore italiano più attivo è AcomeA SGR, che detiene 18 partecipazioni, seguito da Amaranto Investment Sim (17), attraverso Maintower Sicav – Comparto Amaranto Italian Market. Gli altri investitori più attivi sono Kairos Partners Sgr, Zenit Sgr, Azimut Capital Management Sgr, Arca Sgr, Anima Sgr, Intesa Sanpaolo, Gam Investment Management.