Agenzie di rating © GettyImages

Attraverso le loro analisi, temute, rispettate e a volte contestate, guidano operatori finanziari e risparmiatori su investimenti più o meno sicuri. Sono le agenzie di rating, società che emettono valutazioni (il rating per l’appunto), a richiesta dell’emittente o in autonomia, sull’affidabilità dei titoli obbligazionari presenti sul mercato, siano questi di un’azienda o di un ente pubblico (come ad esempio uno Stato, ma anche un Comune). Le americane Moody’s, Standard & Poors (S&P) e Fitch sono le principali agenzie che operano in questo settore; i loro giudizi, che vanno da una “tripla A” a D (per alcune C) si suddividono in due macroaree: “grado di investimento” (dove il rischio di insolvibilità per un titolo è minino) e “grado di non investimento”, chiamato anche “grado speculativo”. La crisi del debito europeo e lo spettro della recessione hanno portato negli ultimi mesi a un declassamento generale nei confronti di numerosi Paesi dell’eurozona, Italia compresa. L’ultima agenzia a operare un taglio sul grado di solvibilità del nostro Paese è stata Moody’s che, lo scorso 13 febbraio, ha portato il suo giudizio da A2 ad A3 con outlook (ovvero le prospettive) negativo. Al momento solo Germania, Finlandia, Paesi Bassi, Lussemburgo e Regno Unito mantengono la tripla A, anche se la stessa Moody’s ha recentemente posto dei dubbi sull’affidabilità di Londra:

  Moody’s S&P Fitch Moody’s S&P Fitch
Austria Aaa AAA AAA Lussemburgo Aaa AAA AAA
Belgio Aa3 AA AA Malta A3 A- A+
Finlandia Aaa AAA AAA Paesi Bassi Aaa AAA AAA
Francia Aaa AAA AAA Portogallo Ba2 BB BB+
Germania Aaa AAA AAA Regno Unito Aaa AAA AAA
Grecia Ca CC CCC Slovacchia A2 A A+
Irlanda Ba1 BBB+ BBB+ Slovenia A2 A+ A
ITALIA A3 BBB+ A- Spagna A3 A A

Dati aggiornati al 14/02/2012