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Yellen: «La Fed rialzerà i tassi nel 2015». E poi si sente male

In un discorso all’università del Massachussetts, la n.1 della Federal Reserve anticipa il provvedimento entro l’anno. Appuntamento a ottobre o dicembre: «Bisogna spingere l’inflazione»

Un aumento dei tassi è probabile «più avanti nel corso dell’anno»: così Janet Yellen riapre la partita della Fed durante una lezione all’università del Massachussetts. Un incontro concluso con un po’ di paura: al termine del discorso su inflazione e politica monetaria, la n.1 della Federal Reserve si è sentita male. Soccorsa, non è stata nemmeno trasportata in ospedale e ha partecipato alla successiva cena in suo onore.

Nel corso del discorso, la Yellen aveva parlato dell’attesa di gran parte della Fed per il primo aumento dei tassi dal 2006: restano due gli appuntamenti in calendario, una riunione a ottobre e una a dicembre, comprensiva di conferenza stampa. E sono molti a scommettere su questo appuntamento. Alla base dell’ipotesi di rialzo dei tassi, come chiarito nel discorso di 40 pagine, c’è la necessitò di tornare a fare pressione sull’inflazione dopo la ripresa dell’economia.

«Sarà probabilmente appropriato aumentare i tassi a un certo punto nel corso dell’anno e continuare a farlo in modo graduale con il mercato del lavoro che migliora e l’inflazione che si muove verso il 2%», le sue parole che hanno sottolineato la gradualità del rialzo in un momento ancora delicato: «Restano alcune debolezze sul mercato del lavoro ma non siamo lontani dalla piena occupazione. Gli effetti di queste debolezze, dell’influenza dei bassi costi dell’energia e dell’apprezzamento del dollaro sono stati fattori significativi che hanno tenuto l’inflazione sotto il nostro obiettivo. Mi aspetto che l’inflazione tornerà al 2% nei prossimi anni con gli effetti temporanei che pesano sull’inflazione che svaniranno»’.

Credits Images:

Janet Yellen, presidente della Federal Reserve