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Tremonti, “No ai Bot, ma due aliquote per le banche”

La proposta del ministro dell’Economia annunciata davanti al governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi e al presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari. “Inappropriato tassare le rendite”

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Due aliquote diverse per le banche: una più bassa per le attività industriali ed economiche, una più alta per quelle finanziarie. E’ la proposta lanciata dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti che, nel corso del suo intervento alla giornata mondiale del risparmio, ha annunciato l’introduzione di una doppia aliquota per favorire il credito a imprese e famiglie e, al tempo stesso, per disincentivare la speculazione. “Un’idea per le banche è quella di avere due aliquote – spiega Tremonti – una più bassa per la proprietà industriale e commerciale delle banche e una più alta per le attività finanziarie”. Per quanto riguarda la possibile apertura alla tassazione sui titoli di stato Tremonti ribadisce: “Credo che sia inappropriato tassare le rendite e quindi tassare i Bot”.Il progetto è stato annunciato davanti a una nutrita platea di banchieri, tra cui il presidente dell’Abi (dell’associazione bancaria italiana), Giuseppe Mussari e il governatore di Bankitalia, Mario Draghi. Nei confronti di quest’ultimo Tremonti ha rivolto parole distensive concordando sul temi della disoccupazione.La posizione di Mussari non è stata totalmente di chiusura. “Se con responsabilità non chiediamo oggi variazioni del regime fiscale – ha osservato il presidente di Palazzo Altieri – domandiamo con grande fermezza che non vi siano aggravi derivanti dall’introduzione di tasse europee in qualsiasi forma e per qualsiasi finalità esse siano proposte”. Mussari ha sottolineato che gli istituti di credito non chiedono “riduzioni della pressione fiscale”, ma “è questo tuttavia un obiettivo che il Paese deve darsi e che deve conseguire non appena possibile”. Nel corso della sua relazione, infatti, il presidente dell’Abi ha evidenziato come le banche italiane abbiamo sperimentato una rilevante pressione fiscale in crescita negli ultimi anni: “siamo al 44%, con uno scarto rispetto alle altre banche europee di circa 15 punti in media nel periodo 1998-2008. È uno svantaggio competitivo”. Più in generale le banche condividono l’impostazione della riforma fiscale illustrata da Tremonti. Per quanto riguarda le attività finanziarie Tremonti si dice comunque disponibile ad ascoltare tutte le proposte. “Siamo aperti a tutte le ipotesi che possono arrivare – spiega chiudendo il suo discorso – e in parte sono già arrivate da Assogestioni e Abi, su una possibile riforma delle attività finanziarie”. Ma aggiunge appunto “tassare i Bot non è la cosa giusta nel momento giusto”.

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Giulio Tremonti