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Tango bond, Argentina batte Usa: il default si allontana

La Kirchner ha pronto un decreto per rinazionalizzare i titoli di credito sottraendoli alla giurisdizione Usa. Così si sbloccherebbe il fallimento tecnico

Un dribbling degno di Leo Messi. E’ quello che Cristina Kirchner ha in mente per sbloccare il pagamento degli interessi sui Tango Bond imposto da un giudice di New York.

Un provvedimento che a inizio agosto ha messo in Paese in uno stato di default tecnico.

La presidente in tv ha annunciato un disegno di legge per rinazionalizzare i bond e toglierli così dalla giurisdizione americana.

«Per salvaguardare il pagamento ai creditori che abbiano aderito alle ristrutturazioni del debito nel 2005 e nel 2010, una filiale della banca pubblica Banco Nacion è stata designata per sostituire Bank of New York Mellon come agente fiduciario», il piano nella sintesi della Kirchner, «senza pregiudicare quello che decideranno gli obbligazionisti, è una misura basata sul volontariato».

Ogni creditore potrà dunque liberamente – da solo o collettivamente – chiede il cambio di legislazione per ottenere il pagamento dei concambi.

Il giudice americano si era mosso su iniziativa degli hedge fund che non avevano accettato gli swat e avevano chiesto così il rimborso di 1,6 miliardi di dollari

I soldi, depositati in banca, sono perciò rimasti congelati e il Paese in stato di default parziale.

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