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Riforme, la Bce boccia Italia, Francia e Portogallo: “Squilibri eccessivi”

I tre Paesi avrebbero applicato in maniera deludente le raccomandazioni europee. Da qui, l’invito a un’azione risoluta sul piano dell’attuazione delle riforme

È indubbiamente una bocciatura quella che arriva dal Rapporto annuale della Banca centrale europea: la Commissione ha rilevato squilibri eccessivi in Italia, Francia e Portogallo. I tre Paesi avrebbero applicato le raccomandazioni europee in modo “piuttosto deludente”. Senza mezzi termini, infatti, il testo sottolinea: “Nessuno dei paesi dell’area ha pienamente applicato alcuna delle raccomandazioni del 2014″. Da qui, la richiesta di “un’azione risoluta” in materia di riforme.

In particolare, per quanto riguarda il caso italiano, l’agenzia Moody’s spiega: “Potremmo considerare un aumento del rating sull’Italia, se si registrasse un effettivo rafforzamento delle prospettive di crescita dell’economia indotto da un’implementazione effettuata con successo delle riforme”. Dal canto suo, il presidente Mario Draghi si dimostra ottimista per il futuro, nonostante la bocciatura dei tre Paesi europei: “Possiamo ora attenderci con fiducia che la ripresa moderata e disomogenea del 2014 si trasformi in un rafforzamento più robusto e sostenibile”. Draghi ipotizza un ritorno dell’inflazione “senza indebiti ritardi su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio periodo, in linea con l’obiettivo della Bce” e sottolinea che “l’ampiezza degli sforzi dispiegati dalla Banca centrale europea nel 2014 è straordinaria in rapporto a qualunque parametro storico”.

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Il presidente della Bce Mario Draghi © Getty Images