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Renzi: tagli per 20 miliardi di euro

In un’intervista a “Il Sole 24 ore”, il premier conferma il bonus di 80 euro e la volontà di estenderlo. Inoltre, tagli del 3% per singolo ministero.

Il premier Matteo Renzi non ha dubbi e, nell’intervista fiume a Il Sole 24 ore, ribadisce allo (scettico) direttore Robero Napoletano: «Il bonus (degli 80 euro, ndr) darà i suoi effetti perché verrà confermato e percepito finalmente come strutturale». Non solo. Il premier alza persino la posta in gioco: «Se riesco, lo allargo».

Interpellato sull’introduzione del contratto di lavoro a tempo indeterminato flessibile, Renzi spiega che «sulla riforma del lavoro si è fatto un primo intervento importante. […] Si può fare per decreto il nuovo welfare? No, ma sono certo che il Parlamento entro la fine dell’anno approverà il jobs act. Introdurremmo in Italia il modello tedesco, non quello spagnolo».

Con l’approvazione del contratto di lavoro a tempo indeterminato flessibile, verrebbero anche superati l’art 18 e la reintegra obbligatoria: «E’ quella la direzione di marcia».

Sul fronte della spending review, la stima è di tagli non per 17 miliardi, ma per 20 miliardi di euro, in modo da «poter investire su settori strategici come l’istruzione e la ricerca senza aumentare le tasse».

Sul fronte tagli, Renzi annuncia un incontro con tutti i ministri per concordare tagli del 3% per singolo ministero. Confermata la fiducia a Cottarelli, mentre sarebbe «fantapolitica» la possibilità di un rimpasto di governo.

Smentita la voce su un’operazione domestica taglia-debito: «Per risolvere il problema del debito dobbiamo tornare a crescere, deve farlo l’Europa e noi con lei. La cornice è chiara: 300 miliardi di investimenti sono stati promessi da Juncker, altri 200 miliardi sono quelli della Bce e dovremo vigilare che attraverso il credito questi quattrini arrivino all’economia reale. Noi dobbiamo metterci le forme, e lo stiamo facendo».

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