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Prestito vitalizio ipotecario, diventa legge il “mutuo al contrario”

Gli over 60 possono chiedere un prestito da rimborsare solo dopo la morte. La garanzia? La casa di proprietà. Agli eredi la decisione su come estinguere il finanziamento

Da oggi, mercoledì 6 maggio, entra in vigore la legge sul prestito vitalizio ipotecario, che permette a quei proprietari di immobili, che abbiano raggiunto i 60 anni di età, di avere un’opzione in più rispetto alla vendita della nuda proprietà. In pratica, in cambio del prestito bancario – compreso tra un minimo del 15 a un massimo del 50% del valore dell’immobile – è prevista un’ipoteca a garanzia del finanziamento, ma senza alcun rimborso prima della scadenza, che coincide con la morte del sottoscrittore. Per averlo ci si può rivolgere alle banche e a tutte le finanziarie autorizzate.

Il testo della legge

Come riportato dal quotidiano la Repubblica, con il prestito vitalizio ipotecario non si perde il possesso della casa familiare: spetta agli eredi decidere se rimborsare il mutuo e tenersi la casa, oppure metterla in vendita per rimborsare il prestito, entro 12 mesi dalla successione, incassando la differenza. In ogni caso, per legge, la somma da rimborsare non potrà mai superare il valore commerciale dell’immobile al momento della successione.