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Prestiti e mutui, un italiano su tre ha almeno un credito attivo

In media la rata mensile rimborsata è di 362 euro, mentre sulle spalle pesa un indebitamento residuo pro capite di oltre 34 mila euro

Il credito rateale è una realtà sempre più diffusa in Italia: è quanto emerge dalla “Mappa del credito” realizzata dalla divisione Mister Credit di Crif. Dalla ricerca risulta infatti che un terzo degli italiani (il 34%) ha almeno un contratto di credito rateale in attivo. La regione dove si siglano più contratti è la Toscana: qui ben il 39,2% della popolazione maggiorenne ha almeno un rapporto di credito attivo. Seguono il Friuli-Venezia Giulia con il 36,7%, il Lazio e la Sardegna, entrambe a quota 36%, tallonati dalla Lombardia (35,7%). Al contrario le regioni con la più bassa percentuale di sottoscrizioni di contratti creditizi attivi sono il Trentino Alto Adige, che primeggia con il 16,9%, la Basilicata (27,9%) e il Molise (28,8%). “Abbiamo realizzato la Mappa del Credito per dare ai consumatori uno strumento utile a capire come cambia l’utilizzo del credito in Italia a seconda delle aree geografiche, spostandosi tra le varie regioni e province della nostra penisola con un semplice clic del mouse”, spiega Beatrice Rubini, direttore della linea MisterCredit di Crif.

PRESTITI E MUTUI. Ma cosa spinge gli italiani ad attivare i contratti creditizi? Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è il desiderio di avere una casa di proprietà: i mutui sono solo la terza ragione segnalata dal report. La prima, che rappresenta il 43,3% del totale delle operazioni siglate, sono i prestiti finalizzati, ossia quei prestiti destinati all’acquisto di beni e servizi quali auto, moto, elettronica ed elettrodomestici, articoli di arredamento e viaggi, ecc. Al secondo posto i prestiti personali, la cui incidenza è del 34,5%, e infine, i mutui per acquisto di abitazioni, pari al 22,1% sul totale.

LE RATE MENSILI. Per quanto riguarda invece le rate mensilmente rimborsate dagli italiani, in media il loro valore pro capite si aggira sui 362 euro. La cifra può però impennarsi in alcune regioni, come in Lombardia dove schizza a 413 euro, e in Trentino Alto Adige (411 euro) e Veneto (410 euro). A incidere è la diffusione in queste aree dei mutui, le cui rate sono fisiologicamente più elevate. Al contrario è al Sud dove si paga di meno: i fortunati sono sardi (300 euro), calabresi (307 euro) e siciliani (312 euro) anche perché qui la tendenza è a siglare i (meno costosi) prestiti finalizzati. In media i soggetti attivi nel credito hanno un indebitamento residuo – inteso come somma degli importi pro-capite ancora da rimborsare in futuro per estinguere i contratti in essere – pari a 34.253 euro.

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