Il punto di vista di Sara Capuzzo, presidente di ènostra
Un cambiamento «necessario e urgente». Sara Capuzzo, presidente di ènostra, la prima cooperativa energetica in Italia che distribuisce ai propri soci energia etica, rinnovabile al 100%, ha spiegato a Business People cosa ci abbia insegnato questa crisi energetica e quali siano gli ostacoli da superare perché una situazione simile non si ripeta in futuro.
Presidente Capuzzo, cosa ci ha insegnato questa ennesima crisi energetica?
Sicuramente che la dipendenza dai combustibili fossili, soprattutto il gas, rende l’Italia, ma anche altri Paesi europei, estremamente vulnerabili alle crisi geopolitiche e a dinamiche di mercato sulle quali non abbiamo molti margini di intervento. Servono interventi strutturali che riescano a risolvere i problemi alla radice.
È possibile in Italia pensare a una politica energetica che preveda cambiamenti strutturali?
Direi che è doveroso e urgente. Il recepimento definitivo delle Direttive Rinnovabili e Mercato elettrico crea una opportunità unica e preziosa di razionalizzazione del sistema energetico a livello di trasmissione, distribuzione, di produzione diffusa e autoconsumo in loco di energia rinnovabile.
Che apporto possono dare le aziende energetiche per creare un sistema più sostenibile e una politica energetica più solida e meno onerosa?
Sicuramente quello di promuovere a fianco dell’offerta di energia verde servizi rivolti all’efficientamento sia per le famiglie sia per le imprese, ma anche lo sviluppo di comunità energetiche rinnovabili e di configurazioni di autoconsumo, che possono determinare risparmi importanti. Dovrebbero poi essere avviate serie campagne di sensibilizzazione dei cittadini sull’importanza di produrre e consumare energia da fonti rinnovabili. Da media sembra che gas e nucleare siano la risposta alla transizione o alla crisi energetica. Niente di più falso.