
Per ridurre l'evasione serve il metodo Trentino. Difficile identificare i pregi del modello della Provincia autonoma, ma di sicuro quello è l'unico territorio italiano dove l'evasione non ha cittadinanza. Il Mezzogiorno resta invece in testa alla classifica anche nel rapporto Confcommercio Le determinanti dell'evasione fiscale: un'analisi regionale . Il tasso di evasione fiscale, calcolato in percentuale del valore aggiunto, arriva al 19,5% al Sud battendo il Nord Est (12,1%). La media tricolore è al 14,5%.
PER RIDURRE L'EVASIONE SERVE IL METODO TRENTINO
Calabria (21,2%), Campania (20,6%) e Sicilia (19,5%) sono in testa alla classifica delle regioni per economia non osservata (evasione più sommerso totale). In Trentino, invece, il dato pesa appena per l'11,3%. Se tutta Italia si allineasse a questo dato, il fisco recupererebbe colpo 42,8 miliardi di euro da emersione ed evasione.
Ma come si potrebbe arrivare a questo traguardo? Secondo Confcommercio, bisogna lavorare su tre "molle". La prima è ovviamente la deterrenza: l'efficacia dei controlli e le sanzioni scoraggiano l'evasione. Basterebbe il 10% di controlli (seri) in più per abbattere del 3% l'evasione. La seconda è il senso civico, già carente e fiaccato dalla malagestione degli introiti delle tasse. Infine c'è la semplificazione fiscale: con meno burocrazia ci sarebbe meno evasione, come ha ribadito la proposta di due sole tasse.
Ci sarebbe anche un quarto elemento, il classico tema della riduzione della pressione fiscale. Con un calo del 10% rispetto al 43,3% osservato nel 2014, l'evasione si contrarrebbe del 6%. Anche perché, calcolando solo i contribuenti in regola, alla fine la tassazione complessiva è del 49,8%. e.