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Per la Scala 7 milioni di rosso

Come lo scorso anno, anche per il 2012 si prevede un ammanco di diversi milioni di euro. Il Cda cerca soluzioni, anche attraverso nuovi sponsor

Si preannuncia un altro anno economicamente difficile per la Scala. Il Consiglio di amministrazione ha dovuto fare i conti con il bilancio preventivo per il 2012 e, secondo le prospettive, si parla di un ammanco di almeno 7 milioni di euro. Una situazione simile a quella vissuta dal Cda del teatro milanese già lo scorso quando si dovette chiedere ai due nuovi soci Tod’s e Telefonica di anticipare le quote per il 2012.Per quest’anno, riporta l’agenzia Ansa, il Comune di Milano ha confermato il suo contributo, ma non il milione straordinariamente aggiunto l’anno scorso; senza contare che ci sono i dubbi sui fondi pubblici e c’è da valutare il risultato dell’analisi dei costi che il teatro ha affidato alla società McKinsey. Secondo quanto ha recentemente confermato il sovrintendente, Stephane Lissner, “tutte le proposte (artistiche, ndr) sono all’interno di un progetto economico che è sotto controllo”. Il problema sono i costi fissi e per ora la questione resta aperta, come quella dell’autonomia: il ministero dei Beni culturali ha inviato alla Scala le sue osservazioni sullo statuto che dovrebbe dare al teatro una forma di gestione speciale. Di questo si parlerà al prossimo Cda fissato per il 5 marzo.

Possibili soluzioni. In attesa di tempi migliori è possibile che, anche per quest’anno Telefonica e Tod’s anticipino le quote dal 2013 al 2012, ma il problema del budget resterà. Per questo continua il lavoro per trovare nuovi fondi, anche attraverso gli sponsor. Sponsorizzato sarà ad esempio il ciclo dell’Anello del Nibelungo del giugno 2013.