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Tremonti: “sì a modifiche”. Il Milleproroghe tornerà in Senato

Si allungano i tempi per il provvedimento in discussione alla Camera. Cicchitto, capogruppo del Pdl, ha annunciato che il testo del mille proroghe sarà modificato per poi tornerà al Senato. Ecco i punti su cui verrà aperta una discussione…

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Il Milleproroghe tornerà al Senato. Le perplessità sulla costituzionalità del provvedimento sollevate dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, hanno portato il governo a modificare alcuni punti del testo del Milleproroghe. A questo punto, come annunciato dal capogruppo Pdl, Fabrizio Cicchitto, il testo sarà modificato dalla Conferenza dei 18, cioè dai rappresentanti delle Commissioni bilancio e affari costituzionali di Montecitorio e poi tornerà all’esame del Senato. Alla domanda se a Palazzo Madama verrà riproposta la fiducia Cicchitto, uscito da una riunione governo-maggioranza, ha affermato: “No,- su questo vedremo”.Le dichiarazioni di Chicchitto sono arrivate poco più tardi l’intervento alla Camera del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, che aveva sottolineato la disponibilità del governo a modificare alcuni dei punti del testo Milleproroghe. Tremonti, intervenuto per pochi secondi in Aula, ha elencato i punti: l’assunzione per Provincia, in rapporto con l’ultima sentenza della Corte Costituzionale; la normativa contenuta nel testo sul personale della Consob; il salvamento acquatico; gli immobili acquisti a seguito di esproprio per Roma; il numero degli assessori e dei consiglieri del Comune di Roma (nel senso che dovrebbe essere ripristinato il ‘tetto’ del decreto di luglio); la norma sull’incrocio tra Tv e giornali; la proroga della Presidenza dell’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici e sui servizi; una modifica sulla normativa delle demolizioni di Napoli; la proroga delle concessioni dei contratti nella zona dell’ Etna. “Su questi punti – ha detto il ministro – penso che possa essere aperta una discussione”. Subito dopo è intervenuto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, spiegando che “la Presidenza ritiene corretto ed utile consentire al comitato dei 18 di riunirsi immediatamente”.