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Milleproroghe, alla Camera con la fiducia: le novità del testo

Nel pomeriggio di venerdì 25 febbraio ci sarà il voto definitivo a Montecitorio sul provvedimento che dovrà poi tornare in Senato. Ecco le novità principali del testo in esame alla Camera

Sul testo del Milleproroghe il governo chiederà alla Camera il voto di fiducia. È quanto deciso questa mattina a Montecitorio che ha presentato il testo con le modifiche al provvedimento ‘stoppato’ dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nei giorni scorsi. Dopo la versione uscita dal Senato, e le critiche arrivate dal capo dello Stato, l’esecutivo ha deciso di eliminare le norma ‘critiche’, modificando ancora una vola il provvedimento. Nel nuovo testo salta il riordino degli uffici della Consob e i corsi per bagnini (disciplinati per decreto). Le ruspe potranno demolire le case abusive in Campania, scompare la norma che consentiva di estendere fino al 2012 le graduatorie degli insegnanti. Cambia nella forma ma non nella sostanza la norma sull’anatocismo, che lascia invariato il termine di prescrizione per presentare ricorso contro gli interessi alla banche.

DIRETTA DALLA CAMERA

Milleproroghe, il programma del votoLe dichiarazioni di voto e il voto di fiducia sul decreto Milleproroghe si svolgeranno venerdì mattina nell’Aula della Camera. Alle 9 inizieranno le dichiarazioni di voto. Alle 10.30 la chiama dei deputati e il risultato, all’incirca, ci sarà un’ora dopo. La possibilità di presentare ordini del giorno ci sarà fino alle ore 16 di giovedì. Il voto finale sul provvedimento ci sarà nel primo pomeriggio di venerdì (diretta su Businesspeople.it) a partire dalle ora 14. Ecco di seguito le novità previste dal maxiemendamento:

INCROCI TV-GIORNALI: La versione definitiva torna alle origini, prevedendo il blocco agli incroci fino al 31 marzo. Spetterà al governo decidere se differire la norma di un anno, o più, attraverso un Dpcm.BAGNINI: Il decreto, nella versione precedente, prevedeva la possibilità di disciplinare i corsi di formazione degli addetti al ‘salvamento acquatico’, attraverso un decreto ministeriale. La norma salta.ANATOCISMO: La norma lascia invariato quanto previsto dalla versione licenziata dal Senato (che fissa in 10 anni dall’ultima applicazione degli interessi trimestrali la prescrizione per presentare ricorso). E stabilisce, inoltre, che le banche non potranno riavere indietro i soldi rimborsati ai clienti.CAMPIDOGLIO: Salta la norma che consentiva alle città con più di un milione di abitanti (Roma e Milano) di non tagliare il numero dei membri del consiglio comunale.CONSOB: Salta la norma che prevedeva la riorganizzazione degli uffici della commissione per le società e la borsa.CAMPANIA: Salta la norma che bloccava le demolizioni le case abusive in Campania. La versione precedente dava un altro anno di tempo (fino al 31 dicembre 2011) ma nel maxiemendamento la proroga non trova più spazio.AUTHORITY APPALTI: Salta la misura che fissava in 7 anni la carica del presidente dell’Autorità per la vigilanza dei lavori pubblici.ETNA: viene cancellata la proroga delle concessioni agli operatori danneggiati dall’eruzione dell’Etna.GRADUATORIE INSEGNANTI: Viene abolita la norma che consentiva la proroga delle graduatorie provinciali previste dalla finanziaria 2007 fino al 31 agosto 2012