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Lo spreco del denaro pubblico? Si combatte (anche) spegnendo le luci inutili

Il commissario alla spending review Carlo Cottarelli evidenzia nel suo blog quanto il Paese sia sovra illuminato e quanto questo costi agli italiani

Ridurre gli sprechi di denaro pubblico che tanto pesano sulle casse italiane? Si può iniziare spegnendo le luci inutili. A dirlo è il commissario alla spending review Carlo Cottarrelli, che ha affrontato il tema nelle pagine del suo blog. Il post, intitolato “Chi ha paura del buio?” si apre con le immagini satellitari della notte in Europa. Immagini che, come sottolinea Mr. Spending review, “non richiedono molti commenti perché mostrano chiaramente come le luci splendono nel cuor della notte sullo stivale, mentre il resto dell’Europa appare molto meno illuminato”. Foto che, ricorda Cottarelli, “descrivono una realtà confermata dalle statistiche di consumo energetico”. Il consumo annuo pro capite per illuminazione pubblica in Italia è, infatti, di 107 kWh, più del doppio della Germania e della Gran Bretagna e un terzo in più della Francia. Una sovra illuminazione che naturalmente comporta un inquinamento luminoso (i cui danni non sono facilmente misurabili) e uno spreco di denaro pubblico che, invece, si può quantificare dato che l’illuminazione stradale in Italia costa circa due miliardi di euro e grava prevalentemente sulle finanze dei comuni. La riduzione di questo spreco per la quale secondo il commissario “non esistono impedimenti insormontabili” porterebbe benefici anche per la bilancia commerciale “visto che l’Italia importa la gran parte delle risorse energetiche”. Si tratta, nel parere di Cottarelli “di muoversi con decisione, mobilitando i Comuni e l’opinione pubblica. E con un programma di investimenti in risparmio energetico che non può che giovare al paese. Occorre un po’ di coraggio e smettere di avere paura del buio”. Parola di Carlo Cottarelli.

Credits Images:

L’immagine satellitare con la quale Cottarelli apre il suo post sulla sovra illuminazione dell’Italia