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Liberalizzazioni, il testo del decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale
Previsto il pagamento dei debiti della P.a. nei confronti dei fornitori e norme relative all’aliquota unica sulle rendite finanziarie. Restano i provvedimenti sui professionisti (avvocati, notai…) e i taxi
Entra in vigore il decreto legge sulle liberalizzazioni (Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività). Il testo, firmato dal presidente della Repubblica e composto da 98 articoli, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e, rispetto, alle prime bozze uscite dal Consiglio dei ministri, contiene alcune novità che, però, non riguardano i provvedimenti più discussi come la liberalizzazione dei trasporti, delle tariffe professionali e l’aumento del numero dei notai. Ora, nei prossimi giorni, il decreto legge – in vigore già da oggi – dovrà essere convertito in legge ordinaria nei prossimi 60 giorni. L’iter inizierà al Senato. Tra le novità più importanti una buona notizia per le imprese fornitrici della Pubblica amministrazione: il decreto prevede infatti 5,7 miliardi per il pagamento dei debiti. Le risorse vengono trovate in parte riallocando fondi, in parte consentendo l’emissione, fino a 2 miliardi, di titoli di Stato. Tra le altre novità, non emerse nei giorni scorsi, le norme sulla filiera agroalimentare e (ma sono di dettaglio) sulle rendite finanziarie. Vengono fissate con dettaglio anche le norme sull’autotrasporto e rispetto all’ultimo testo vengono introdotte alcune novità che sembrano confermare la volontà di sterilizzare l’effetto degli aumenti dei carburanti per il settore. Nella relazione tecnica il governo riconosce che “i recenti aumenti delle accise sul gasolio per autotrazione stanno mettendo a dura prova la tenuta del comparto, che ha già dovuto sopportare ulteriori rincari di altre voci di spesa come assicurazioni e manutenzione dei veicoli, in un contesto economico che è tuttora al di sotto dei livelli antecedenti alla crisi”. Riguardo ai professionisti, confermate le norme annunciate in precedenza; ma il preventivo scritto del professionista al cliente è solo su richiesta.
