Il settore postale non può dirsi, allo stato, totalmente liberalizzato: sono necessari interventi normativi ulteriori per garantire uno sviluppo concorrenziale del mercato e l’affermarsi di operatori realmente competitivi su tutti i livelli della filiera. Per questo occorre:
1) prevedere l’obbligo, per Poste Italiane, di predisporre tariffe wholesale (all’ingrosso) per l’accesso ai vari segmenti dei servizi ora integrati nella sua infrastruttura;
2) rimuovere la riserva per gli invii raccomandati relativi alle procedure giudiziarie e ai servizi di notificazioni a mezzo posta;
3) ridefinire l’ambito del servizio universale, limitandolo esclusivamente a quei servizi essenziali che l’utente non sarebbe altrimenti in grado di acquistare a titolo individuale. In ogni caso l’affidamento del servizio universale deve essere di più breve durata e deve avvenire attraverso lo svolgimento di procedure trasparenti e non discriminatorie che consentano di attivare meccanismi concorrenziali per lo svolgimento di tutto o parte del servizio universale, per tutto o parte del territorio nazionale.
Segnalazioni Antitrust sulle Poste
Torna a Liberalizzazioni: “Benzina, banche e trasporti, c’è ancora molto da fare” Mercoledì, 03 Ottobre 2012
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