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Le imprese tornano ad aver fiducia

Positiva la prima rilevazione dall’insediamento del governo Renzi. A marzo il sentiment registrato dall’Istat cresce fino a quota 89,5, ai massimi dal settembre 2011

Fiducia sì, oppure fiducia no. Pare che per le imprese italiane la risposta giusta sia la prima. A dirlo è l’ultima rilevazione dell’Istat, quella relativa allo Iesi, l’Istat economic sentiment indicator, che certifica il nuovo aumento della fiducia delle imprese italiane. A marzo, il primo mese con il nuovo governo Renzi, l’indice composito del clima di fiducia delle stesse cresce infatti a 89,5 rispetto all’88,2 del mese precedente. Si tratta del quinto rialzo consecutivo che ci riporta ai massimi dal settembre 2011.

A migliorare soprattutto la fiducia delle imprese dei servizi e, più lievemente, quella delle imprese manifatturiere; si fa più negativo, invece, il sentiment delle imprese di costruzione e di quelle del commercio al dettaglio.

Per quanto riguarda le imprese manifatturiere l’indice sale a 99,2 da 99,1 di febbraio. Rimangono stabili le attese di produzione e migliorano i giudizi sugli ordini. In miglioramento l’indicatore per i beni strumentali (da 97,7 a 98,2), invariato a 100,4 quello per i beni intermedi, cala invece un lieve quello relativo ai beni di consumo (da 99,5 a 99,4. In calo, come detto, la fiducia delle imprese di costruzione (75,8 contro i 76,9 di febbraio); anche se appaiono in miglioramento le attese sull’occupazione (da -21 a -18 il saldo.

Se infine continuano ad aver fiducia le imprese dei servizi (92,4 contro i 90,3 di febbraio), proseguono a non averne quelle che operano nel commercio al dettaglio, qui l’indice scende, passando a 94,6 da 96,3 di febbraio.