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La riforma del lavoro è “un’iniziativa significativa, che rende il mercato del lavoro in Italia più flessibile". Il giudizio positivo è dell’agenzia Moody’s, che promuove il Jobs act del governo Renzi, ma sottolinea come il provvedimento, da solo, non è sufficiente “per passare da un sistema centralizzato a una contrattazione salariale decentrata o per aumentare la flessibilità sulle trattative salariali”.
Jobs act
PIL IN CALO NEL 2014. L'agenzia di rating americana prevede per l’economia italiana un calo del Pil dello 0,3% nel 2014, "prima di una crescita marginale dello 0,5%", ma parla anche di un '”bilancio solido” che “aiuta l'Italia” anche ad avere “più tempo per attuare riforme a favore della crescita”.
OUTLOOK STABILE. In una nota di Moody’s si precisa inoltre che l'outlook sul rating dell'Italia Baa2, rimasto invariato, è "stabile". Secondo l’agenzia "l'accelerazione degli sforzi sulle riforme, insieme ai bassi costi di finanziamento e al surplus primario compensano l'impatto di una ricaduta in recessione".