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Istat, pil ancora in calo: è ai livelli del 2000

Il terzo trimestre 2014 segna un calo del -0,1% e, su base annua, del -0,4%. In ripresa, invece, l’Europa, anche se l’incremento è lieve

Ancora segno meno per il pil italiano. Stando alle stime preliminari dell’Istat, il terzo trimestre 2014 registra un -0,1% rispetto al secondo semestre 2014, e un -0,4% tendenziale, ossia rispetto al terzo trimestre 2013. Si tratta del tredicesimo trimestre consecutivo privo di crescita.

Tra l’altro, ammesso e non concesso che il quarto trimestre 2014 abbia una crescita del Pil pari a 0%, il calo 2014 complessivo si attesterebbe sul -0,3%. Il tutto, a differenza di un’Europa in (pur lieve) ripresa.

EUROPA AVANTI PIANO. Stando ai dati Eurostat, nel terzo trimestre l’Eurozona ha infatti registrato un +0,2%, rispetto al precedente trimestre 2014 e un +0,8% su base annua, mentre i 28 stati membri dell’Ue hanno addirittura toccato il +0,3% rispetto al trimestre precedente e il +1,3% tendenziale.

Persino la Germania si è già riscattata dalla battuta d’arresto del secondo trimestre 2014 (-0,1%): il pil è tornato a crescere, registrando un +0,1%. E che dire della Francia che con il +0,3% ha superato le più rosee aspettative? Il merito sarebbe dei consumi delle famiglie (+0,2%) e del pubblico (+0,5%).

Soddisfatta il ministro delle Finanze francese Michel Sapin, che tuttavia precisa: «L’attività economica si è leggermente ripresa ma resta troppo debole per garantire la creazione di occupazione necessaria al nostro Paese».

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