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Business

Imprese, cinque regole per reagire alla crisi

Una ricerca Sda Bocconi individua quali aziende si sono rialzate dalla crisi. E come hanno fatto a reagire. Ecco cosa si può imparare da loro

Internazionalizzare con logica, focalizzare il proprio business con pochi prodotti, saper decidere in tempi rapidi, focalizzarsi sul cliente e definire gli asset valoriali. Possono essere riassunte così le cinque regole d’oro individuate da una ricerca della Sda Bocconi (http://learninglab.sdabocconi.it/volare) sulle aziende che meglio hanno saputo reagire alla crisi economica e finanziaria del 2008. La ricerca, condotta da Markus Venzin e Guia Pirotti, rispettivamente, ordinario e assegnista di ricerca del Dipartimento di management e tecnologia della Bocconi, oltre a indicare le cinque le regole da attuare per migliorare la propria resilienza, ha individuato anche alcune delle aziende che meglio hanno saputo reagire alla crisi.

Le prime della classe nel settore automobilistico, per esempio, risultano essere Audi, Porsche e Hyundai. In quello farmaceutico Novo Nordisk è eccellente, mentre, tra le banche, nella top list la ricerca indica Banca di Nova Scotia e Banco Santander.

LE CINQUE REGOLE1. L’internazionalizzazione deve essere focalizzata: per essere resilienti, non occorre essere presenti in tutto il mondo, ma selezionare alcuni mercati coerenti con il core business, non sottovalutando il peso del proprio mercato d’origine.

2. Le nicchie: focalizzarsi sulle aree di competenza con pochi prodotti consente di difendersi meglio. Novo Nordisk, per esempio, nel settore farmaceutico si focalizza solo sui segmenti della cura del diabete e il biofarmaceutico. Molte aziende multinazionali, invece, sottovalutano l’importanza di occupare delle nicchie.

3. La capacità di decidere: troppi report diretti al ceo creano sovrapposizioni. Decidere diventa un problema. Molte delle aziende resilienti hanno leader con pochi riporti diretti (inferiore a 15). Una struttura organizzativa meno burocratica e rigida consente di prendere decisioni in tempi rapidi con modalità di controllo basato sulla conoscenza delle persone.

4. Focalizzarsi sul cliente e non sull’azionista: bisogna preoccuparsi dei propri consumatori anche se questo significa sacrificare i profitti nel breve periodo. È il caso di Hyundai che nel 2008 ha studiato per il mercato americano il programma di assicurazione Hyundai che consentiva ai clienti di riconsegnare un’auto comprata sino a un anno prima, se il cliente avesse subito la perdita del lavoro o gravi danni economici.­­­

5. Definire i loro asset valoriali (spesso dipendenti dalla nazione d’origine): le aziende automobilistiche tedesche vengono riconosciute nel mondo per innovazione, efficienza e precisione. Nestlé fonda il suo successo su integrità, onestà e precisione percepiti come retaggio svizzero per eccellenza. L’autenticità basata su valori forti non solo favorisce lo spirito di squadra all’interno dell’impresa, ma consente di essere percepiti come più credibili agli occhi dei consumatori che in tempi di crisi sono più attenti alle scelte da effettuare.

Nell’indagine Sda Bocconi si sottolinea la presenza altre ricette e regole per rendere una azienda più resiliente; si tratta comunque di azioni non sempre facili e che richiedono sacrifici in termini di redditività a breve. Un sacrificio che, secondo i ricercatori dell’ateneo, paga nel tempo.