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Il Senato approva la legge di Stabilità. Le novità

Dopo il voto di fiducia ottenuto dal governo, l’Aula dà il via libera al provvedimento. Interventi su cuneo fiscale, Imu sui beni strumentali d’impresa e detrazioni sulla casa

Giorni intensi nelle aule del Parlamento. Dopo l’uscita dalla maggioranza di Forza Italia e in attesa del voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi, l’aula del Senato ha approvato la legge di Stabilità; un via libera arrivato dopo che, nella notte, il governo ha ottenuto la fiducia sul maxi emendamento della manovra (171 sì e 135 no). Il testo ora passerà in seconda lettura alla Camera, dopodiché la manovra sarà definitivamente approvata. Gli interventi approvati dal Senato riguardano diversi ambiti; tra i più attesi quello che riguarda il cuneo fiscale e la nuova imposta unica sulla casa, la Iuc, che comprenderà anche le tasse sui rifiuti. Scompare, invece, tutta la normativa sulle cessioni delle spiagge. Ecco alcune delle novità principali, segnalate dall’agenzia Adnkronos:

CUNEO FISCALE. Detrazione massima di 225 euro per i redditi tra i 15 mila e i 18 mila euro; benefici a degradare fino ai 32 mila euro di reddito. Lo sconto sarà mensile e non con un bonus una volta l’anno.

IMU IMPRESE. Lo sconto Imu sui beni strumentali d’impresa sarà del 30% per le deducibilità relative al periodo d’imposta del 2013 (da utilizzare nel 2014), mentre scenderà al 20% nei due anni successivi.

PMI. Rafforzato il perimetro d’azione della Cassa depositi e prestiti per gli investimenti delle imprese, anche con la garanzia pubblica. Si prevede l’istituzione di un fondo per le pmi ed un fondo per i mutui prima casa delle famiglie, con prioritá per le coppie giovani, nuclei monoparentali e giovani con contratto di lavoro atipico.

CARTELLE EQUITALIA: saranno pagate senza interessi.

PATTO STABILITÀ INTERNO. Viene allentato il patto di stabilità interno, per un miliardo di euro, consentendo ai comuni che ne hanno la possibilità di far ripartire i cantieri.

CALAMITÀ NATURALI. Saranno le risorse risparmiate dalla riduzione del finanziamento pubblico ai partiti a finanziare il fondo contro le calamità naturali.