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I taxi vincono ancora, decreto liberalizzazioni modificato. Le novità

Il passo indietro del governo sulle licenze scatena le proteste delle associazioni, il testo però deve essere votato. Schifani rassicura: “Il senato rafforzerà il provvedimento”. Oltre 1.400 gli emendamenti al testo del governo

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Il governo dei tecnici fa un passo indietro e dà l’ok a un emendamento bipartisan riguardante il decreto liberalizzazioni. Si tratta di una seconda concessione relativa al decreto liberalizzazioni dopo quella riguardante la norma sulle carrozzerie che la commissione Industria del senato ha cancellato con voto unanime; l’esecutivo cede di fronte all’emendamento Pdl-Pd che riporta il potere decisionale sulle licenze per i taxi alla competenza dei sindaci. Non sarà più la nascente Authority a decidere, questa avrà solo un potere di indirizzo, con la possibilità di ricorrere al Tar se i Comuni non si adeguano alle sue indicazioni “senza adeguata motivazione”. Di fronte alle proteste delle Associazioni dei consumatori contro la “lobby dei taxi” ma anche in risposta alle critiche del segretario Cisl, Raffaele Bonanni, (governo “debole con i forti e forte con i deboli”, il presidente del Senato, Renato Schifani, ha rassicurato: “Credo che il Senato rafforzerà il provvedimento con interventi che liberalizzeranno di più il mercato, difendendosi da pressioni di lobby e corporazioni”.COSA SUCCEDE ALLE ALTRE NORME. Intanto sono stati approvati una serie di emendamenti a favore dei consumatori, come la gratuità dei conti correnti per i pensionati con un assegno inferiore ai 1.500 euro, questi inoltre non pagheranno le operazioni di accredito della pensione e di prelievo. Sempre riguardo alle banche, quando un cliente sottoscriverà un mutuo o otterrà un credito al consumo, non sarà più obbligato ad aprire un conto corrente. L’istituto dovrà proporre al cliente almeno due polizze di due compagnie assicurative diverse e l’utente ne potrà sottoscrivere una da lui trovata sul mercato. Sono circa 1.400 gli emendamenti presentati al decreto del governo che in questi giorni verranno analizzati dalla commissione. Il testo è atteso in aula al Senato a metà della prossima settimane. Queste le misure sotto esame:

Decreto liberalizzazioni, il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale

A cosa lavora la Commissione industria del Senato

CAPITOLO BANCHEQuando un cliente sottoscriverà un mutuo in una banca non sarà più obbligato ad aprire un conto corrente in quell’Istituto. Inoltre l’istituto dovrà proporre al cliente almeno due polizze di due compagnie assicurative diverse. L’utente ne potrà sottoscrivere una da lui trovata sul mercato. Queste norme sono già state approvate. Ancora da votare in commissione i provvedimenti per il conto corrente gratuito ai pensionati con un assegno fino a 1.500 euro e lo stop alla commissione fino a 100 euro per chi fa il rifornimento di carburante con la carta o con il bancomat.

Taxi. Secondo la bozza, ancora da votare, saranno Comuni e Regioni a fissare, se necessario, l’incremento delle licenze taxi. Questo in base alle analisi della nascente Autorità dei trasporti, che fornirà un parere non vincolante, che se sarà disatteso potrà essere impugnato al Tar.

Tribunali imprese: Si tratta sul numero di tribunali specializzati e sugli organici da impiegare.

Autorità trasporti. Al via entro il 31 maggio; in caso di inosservanza dei propri provvedimenti potrà erogare sanzioni amministrative i cui proventi finanzieranno progetti a vantaggio dei consumatori. (Articolo da votare).

Carrozzieri. La commissione industria ha cassato all’unanimità un comma del decreto che prevedeva che le assicurazioni rimborsassero solo il 30% se i lavori di riparazione dell’auto danneggiata venivano fatte in una carrozzeria qualsiasi e non in una convenzionata.

Farmacie. Attesa una riformulazione dell’articolo 11 che porterà “incisive modifiche”.

Eni-Snam. Il governo punta ad una separazione “totale”, quindi con la separazione anche dello stoccaggio.

Class action e clausole vessatorie. Già approvate in commissione, arrivano mega-multe anti clausole vessatorie a danno dei consumatori.

Niente rimborso per colpo di frusta. “Le lesioni di lieve entità, che non siano suscettibili di accertamento clinico strumentale obiettivo”, non saranno più rimborsate. Norma approvata in commissione.

Rc Auto. La banca dati antifrode conterrà non solo le informazioni relative agli incidenti ma anche quelle dei danneggiati e dei testimoni. Previsti inoltre sconti alla Rc auto in caso di installazione della scatola nera. Salta l’ipotesi del test alcolemico. Norme approvate in commissione.