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Frequenze Tv e lotterie: da queste aste 7 miliardi per lo sviluppo

Entro metà novembre è atteso il nuovo decreto che dovrà assicurare sostegno e sviluppo alla nuova Finanziaria. Circa tre miliardi di euro sono attesi dalla vendita delle frequenze tv, il resto arriverà dalle aste per i giochi come la lotteria legata ai consumi e il Texas Hold’em

E’ atteso per metà novembre il decreto che, con una dotazione da 7 miliardi di euro, dovrà dare nuovo impulso all’economia italiana. Mentre in commissione Bilancio alla Camera è già iniziato l’esame della Legge di Stabilità e che dovrebbe concludersi già per la prossima settimana, il governo sta per varare un provvedimento per dare liquidità alla legge Finanziaria, non attraverso nuovi tagli, ma con attraverso le aste pubbliche. Circa 2-3 miliardi dei 7 preannunciati ieri arriveranno dalla vendita delle frequenze tv che si liberano con il passaggio dalla tv analogica a quella digitale, ma buona parte del denaro previsto dal decreto potrebbe arrivare da aste per i giochi. Come sottolinea oggi il Sole 24 Ore, infatti, si sta mettendo a punto un pacchetto mirato sui giochi con la possibilità di portare a gara alcune nuove concessioni. I nuovi bandi potrebbero riguardare le lotterie legati ai consumi (quelle a cui si potrà giocare rinunciando al resto della spesa), ma anche dai giochi online: entro fine anno, infatti, si chiuderà la gara per le 209 concessioni del gioco via internet. Non è da escludere che si punti a regolarizzare anche il poker stile Texas Hold’em, fino a oggi ritenuto un gioco d’azzardo.Questo anche per dare risposta ai vari ministeri alle prese con i tagli del decreto estivo oggi ‘nero su bianco’ nella Legge di Stabilità. Prima fra tutti la richiesta di finanziare la riforma dell’Università arrivata dal ministro Maria Stella Gelmini e che il ministro Tremonti aveva annunciato appunto per la fine dell’anno. Ma la lista delle richieste dei ministeri è ancora molto lunga dopo i tagli di prima dell’estate. Le richieste saranno tutte passate al setaccio anche se già pare certa l’intenzione di prorogare gli ammortizzatori sociali e di rifinanziare le missioni internazionali.L’arrivo oramai scontato del nuovo provvedimento da 7 miliardi ha provocato proteste dell’opposizione in commissione Bilancio dove il capogruppo Pd, Pierpaolo Baretta ha evidenziato l’inutilità della discussione sulla legge di Stabilità, se l’arrivo di un decreto ne cambia la natura e i contenuti. Intanto, però, il procedimento per la nuova Finanziaria è già iniziato: venerdì prossimo è fissato (alle 14) in Commissione Bilancio il termine per la presentazione degli emendamenti, il 2 novembre ci dovrebbe essere la valutazione di ammissibilità per iniziare a votare il 3 novembre. La Legge di Stabilità potrebbe chiudere il suo iter a Montecitorio già la prossima settimana per passare poi all’esame di Palazzo Madama.