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Fmi corregge (a rialzo) le stime del pil. Ma non basta

Rispetto alle proiezioni iniziali, lo scarto è di appena un decimo (+0,5%) e il Belpaese resta sotto la media di crescita dell’economia europea (+1,5%)

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La correzione, al rialzo, c’è stata. Ma non è sufficiente. Nonostante infatti il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) abbia corretto a +0,5% la stima di crescita dell’economia italiana per il 2015, il Belpaese resta sotto la media della zona euro.

Non che la maggiorazione applicata sia stata sostanziale: rispetto a gennaio, quando le stime del Fmi davano una crescita del pil del +0,4%, lo scarto è di appena un decimo. Più significativa, invece, la correzione sul 2016: anziché +0,8%, si inizia a parlare di un +1,1%.Per quanto riguarda la zona euro, il Fmi ha invece indicato un +1,5% per il pil 2015 e un + 1,6% per il 2016, contro le precedenti stime del +1,2% e +1,4%.

La nota dominante del 2015 e del 2016 europei sarà però l’inflazione: nella zona euro i prezzi al consumo cresceranno appena del +0,1% nel 2015 e del +1% nel 2016. Nel caso specifico dell’Italia, la stima è di una variazione nulla per il 2015 e del +0,8% nel 2016, contro la precedente stima del +0,5%.Per quanto riguarda l’occupazione, invece, il Fmi innalza il tasso di disoccupazione italiano del 2015 dal 12% al 12,6%. Nel 2016, però, la percentuale dovrebbe scendere a 12,3%.

Credits Images:

Christine Lagarde, direttore del Fmi @ Getty Images