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Fatturazione elettronica: i vantaggi per imprese e privati

Con settembre, è possibile avvalersi in via opzionale della fatturazione elettronica. Tra i vantaggi: la possibilità di non emettere scontrini e ricevute e – per i privati – l’esenzione dagli adempimenti amministrativi dello Spesometro e rimborsi Iva più veloci.

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La fatturazione elettronica è la novità di settembre: entrata in vigore all’inizio del mese, per effetto del Decreto legislativo 127/2015, è obbligatoria per la Pubblica Amministrazione, opzionale per privati e imprese. Un plotone, quest’ultimo, di circa 7 milioni di soggetti interessati (la stima è della Fondazione Studi dei consulenti del lavoro) che potranno trarre vantaggio da questo nuovo metodo di certificazione delle transizioni tra privati. Per incentivarne l’utilizzo, sono stati stabiliti una serie di sgravi e vantaggi: i privati, per esempio, potranno giovare di un sistema premiale e di rimborsi Iva più veloci. Contestualmente non saranno soggetti agli adempimenti amministrativi dello “spesometro”, alla comunicazione delle operazioni con i Paesi appartenenti alla Black List e agli elenchi Intrastat servizi. Quanto alle imprese, i commercianti al dettaglio potranno non emettere più lo scontrino o la ricevuta fiscale, né tanto meno registrare i corrispettivi.COME FUNZIONA. Per avvalersi della fatturazione elettronica, la strada, al momento, è una sola: i privati devono appoggiarsi a un intermediario abilitato a generare tramite software il documento contabile. Dopodiché, dal 1 luglio 2016 l’Agenzia delle Entrate renderà operativo un servizio – gratuito – di generazione, trasmissione e conservazione delle fatture elettroniche. Poi, dal 1 gennaio 2017, l’Agenzia abiliterà anche il Sistema di Interscambio: con questo sarà possibile inviare sia le fatture emesse che quelle ricevute, nonché le eventuali variazioni. I DUBBI. Su tutto, però, grava una grossa incognita: l’efficienza del supporto. In Italia banda larga e wi-fi non sono diffusi in maniera ugualmente capillare sul territorio e la stessa velocità di navigazione varia, in maniera significativa, dal Nord al Sud dell’Italia. Dunque, il rischio di empasse e ingorghi telematici sono dietro l’angolo. Alcuni professionisti, infine, sollevano perplessità anche sulla stessa bontà della conservazione dei documenti online. In ogni caso, il decreto ha stabilito che il processo di fatturazione elettronica andrà avanti, in via opzionale, per due anni, concludendosi nel 2017.