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Famiglie italiane sempre più in difficoltà

Secondo l’Outlook Italia Confcommercio-Censis il 19% delle famiglie non riesce a far fronte alle spese e il 50% prevede di tagliare i consumi

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Una famiglia italiana su cinque non riesce a far fronte alle spese con il proprio reddito. Il dato, riferito a inizio ottobre e nettamente peggiore rispetto a quanto fatto segnare a marzo (11,3% contro, appunto, 19%). È la situazione che è stata fotografata dalle rilevazioni effettuate dal Censis nell’ambito dell’Outlook Italia Confcommercio-Censis su clima di fiducia e aspettative delle famiglie italiane nel secondo semestre 2013. Dallo studio emerge anche che quasi il 50% delle famiglie prevede di tagliare i consumi per affrontare la crisi, mentre una su quattro ha difficoltà a pagare tasse e tributi e oltre il 72% non riesce ad affrontare spese impreviste. Inoltre è quasi raddoppiato il numero di famiglie che per coprire le spese si sono rivolte alle banche per un prestito (11,5% contro il 6% di marzo scorso), mentre più di una su tre ha dovuto posticipare alcuni pagamenti. E il futuro non sembra promettere nulla di buono. È in crescita, infatti, il senso di sfiducia e smarrimento: rispetto a un anno fa gli ottimisti sono scesi dal 37% al 30%, mentre gli incerti sono raddoppiati, passando dal 16% al 33%. Per il 55% delle famiglie il governo dovrebbe attuare subito misure contro la disoccupazione e ridurre le tasse (42,3% delle preferenze). I consumi sono fermi e la capacità di spesa è peggiorata per gran parte delle famiglie, per di più, con poca fiducia nelle possibilità di miglioramento del quadro economico generale. Tutto ciò, emerge dall’Outlook, non consente ancora di immaginare che la ripresa sia effettivamente vicina. “La fiducia, che da maggio alla prima parte di settembre, ha rilevato l’Istat sembra ora ricominciare a sgretolarsi”, ha dichiarato Mariano Bella, direttore del Centro studi di Confcommercio. “Non è pensabile poi che le persone decidano di investire di più semplicemente grazie agli annunci o a complicati provvedimenti legislativi. C’è bisogno di provvedimenti importanti, di un taglio di spesa pubblica consistente che si traduca in una riduzione delle imposte”.