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F-35 sfrecciano su Finmeccanica e portano 2 mila posti di lavoro

Il Pentagono ha assegnato allo stabilimento italiano di Cameri della Alenia le attività di logistica e manutenzione di tutti i velivoli europei e americani con base nel Mediterraneo e nel Medio Oriente

Non era scontato che a spuntarla fosse l’Italia: nonostante il prestigio internazionale vantato dall’impianto di Cameri, le industrie britanniche erano decise ad aggiudicarsi la super-commessa del Pentagono.

Invece a spuntarla è stata Finmeccanica: le attività logistiche e di manutenzione di tutti gli F-35 europei e degli F-35 americani nelle basi del Mediterraneo e in quelle Medio Oriente sono state affidate allo stabilimento Faco di Cameri dell’Alenia Aermacchi, di proprietà ddel gruppo.

«Il riconoscimento del sito di Cameri quale unica struttura in Europa per le attività di logistica e manutenzione ad alto contenuto tecnologico degli F35 rappresenta un’ulteriore conferma dei livelli di eccellenza di Finmeccanica in campo aeronautico», ha commentato l’ad e direttore generale Mauro Moretti, auspicando «il coinvolgimento di Finmeccanica anche su altre componenti di qualità dell’aereo, come l’avionica e l’elettronica».

Il riferimento, implicito, di Moretti è all’aggiornamento e alla revisione dell’elettronica di bordo degli aerei. Già assegnata, invece, la revisione dei motori che è andata alla Turchia.

Stando alle stime riportate dalla stampa, gli Usa acquisteranno 2 mila velivoli, mentre gli otto Paesi partner del progetto ne comprerebbero un migliaio. Ciascuno dei super jet avrà bisogno di 3 mesi di manutenzione ogni cinque anni. In termini occupazionali, si parla di almeno 2 mila posti di lavoro che potrebbero anche diventare 5 mila a seconda dell’entità delle flotte di F-35.

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