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Europa in pressing: “Governo finalizzi forti misure per la crescita”

Il decreto sviluppo non arriverà prima della prossima settimana e potrebbe essere suddiviso in più step

Di bozze sul decreto sviluppo se n’è parlato a lungo in questa settimana, ma finora l’unica certezza è che il provvedimento per rilanciare la crescita italiana non sarà pronto prima della prossima settimana. Il governo non è riuscito a mantenere la promessa di presentare un testo già per oggi, se ne riparlerà nella prossima riunione in programma forse mercoledì 26 ottobre. La novità è che si potrebbe lavorare in più step: le misure urgenti sarebbero inserite nel decreto, mentre le altre potrebbero arrivare in un secondo momento finendo in un decreto sviluppo bis o venire aggiunte con emendamenti al testo durante l’iter parlamentare. Sui contenuti del decreto spuntano intanto nuove indicazioni, mentre non è ancora tramontata l’ipotesi di un concordato fiscale. Il provvedimento dovrebbe contenere, annuncia il leghista Reguzzoni, misure per aiutare le donne che hanno figli e lavorano, mentre il ministro del lavoro Maurizio Sacconi insiste sulla necessità di misure che semplifichino ulteriormente la gestione dei rapporti di lavoro e incoraggino le assunzioni. Intanto la notizia dello slittamento del decreto sviluppo è arrivata fino a Bruxelles dove la Commissione Ue ha “preso nota dello slittamento del decreto sviluppo in Italia e chiede al governo di finalizzare con la massima urgenza forti misure per la crescita”. Una richiesta che arriva anche da Confindustria. “Abbiamo chiesto al governo di fare in fretta – spiega il presidente Emma Marcegaglia – perché il tempo è scaduto, la situazione si fa ogni giorno più pesante”.