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Debiti P.a., Renzi perde la scommessa

Il premier aveva annunciato il pagamento alle imprese entro il 21 settembre. Ma la Cgia di Mestre rileva: le aziende attendono ancora 35 miliardi di euro

I debiti della Pubblica Amministrazione italiana? Sono ancora un capitolo aperto. Secondo un’analisi della Cgia di Mestre le aziende italiane vantano ancora un credito nei confronti dello Stato di circa 35 miliardi di euro, nonostante la scorsa primavera il premier Matteo Renzi aveva promesso di estinguere i debiti della P.a. entro il 21 settembre di quest’anno. La promessa, sottolinea la Cgia di Mestre, non è stata mantenuta. Ecco perché. In base ai dati messi a disposizione del Tesoro – risalenti allo scorso luglio – e alle dichiarazioni del ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, mancherebbero da saldare circa 24-25 miliardi di euro sui 56,8 messi a disposizione (ne sarebbero stati pagati, invece, 31-32 miliardi).

A quanto ammontano i debiti della P.a. Secondo i dati riportati nella “Relazione annuale 2013” della Banca d’Italia, a fine del 2013 i debiti commerciali della Pubblica amministrazione ammonterebbero a poco più di 75 miliardi. Una cifra, secondo la Cgia, molto sottostimata. “Comunque – si spiega nell’analisi dell’associazione – se dallo stock dimensionato dalla Banca d’Italia togliamo 8,4 miliardi di euro che sono stati ceduti a intermediari finanziari con la clausola del pro soluto, lo stock di debito nei confronti delle imprese ammonterebbe a poco più di 66,5 miliardi di euro. “Se sino a oggi dovrebbero essere stati pagati circa 31-32 miliardi di euro – fa notare il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi – per azzerare complessivamente il debito accumulato con le aziende, la P.a. deve pagare, in linea di massima, ancora 35 miliardi di euro”.

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