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Crowdfunding online per start-up, le line guida

L’Italia è il primo Paese europeo a dotarsi di un regolamento per la raccolta di capitali di rischio da parte di imprese innovative tramite portali online. Fissati i limiti per i gestori dei portali che raccoglieranno gli investimenti dei risparmiatori

È stato pubblicato dalla Consob il regolamento per l’equity crowdfunding dedicato alle start-up innovative, ovvero quel fenomeno che dà la possibilità alle neonate imprese di raccogliere capitali di rischio attraverso Internet rivolgendosi a un elevato numero di destinatari che, solitamente, effettuano investimenti di modesta entità. L’Italia, ha sottolineato in una nota la Commissione che vigila sulla Borsa e sugli intermediari finanziari, è il primo Paese in Europa a dotarsi di una simile normativa che permetterà alle imprese di ricevere fondi attraverso nuovi canali e nuovi intermediari, non necessariamente bancari. Il regolamento, composto da 25 articoli, definisce sia gli obblighi generali relativi al comportamento dei gestori dei portali di crowdfunding che le informazioni da fornire ai potenziali investitori in modo che possano prendere le decisioni in modo consapevole. Per tutelare gli investitori, i gestori dei portali dovranno appoggiarsi a una banca o a un’impresa di investimento che dovrà valutare se l’investimento è adatto al soggetto che ne fa richiesta. Questa procedura, però, scatterà solo per somme superiori ai 500 euro (5000 mila per le persone giuridiche).

Leggi il regolamento della Consob – Delibera n. 18592

Scarica la sintesi del regolamento