
La sede dell'Uami
Le imprese titolari di diritti di proprietà intellettuale (DPI) registrano, in generale, un livello di ricavi per dipendente superiore del 29%, un numero di dipendenti sei volte più elevato e retribuzioni maggiori fino al 20% rispetto alle aziende che non ne sono titolari. Questi sono i principali risultati emersi da uno studio condotto dall'Ufficio per l’Armonizzazione nel Mercato Interno dell'Ue (Uami) tramite l'Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale .
Per saperne di più
Lo studio, che si basa sui dati pubblici ufficiali di oltre 2,3 milioni di aziende europee, prende in considerazione imprese che utilizzano brevetti, marchi, disegni e modelli a livello nazionale ed europeo.Uno dei risultati chiave di questa ricerca è che solo una modesta parte di piccole e medie imprese in Europa possiede brevetti, marchi, disegni e modelli. Lo studio dimostra tuttavia che le pmi che si avvalgono dei diritti di proprietà intellettuale registrano circa il 32% in più di ricavi per dipendente.
«Le pmi sono il cardine dell'economia dell'Ue e il nostro studio mostra che i diritti di proprietà intellettuale costituiscono per loro un'importante risorsa economica», dice António Campinos, presidente dell’Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno (Uami). «Con la creazione delle banche dati online, gratuite e globali, su marchi, disegni e modelli (TMview e DesignView), l'Uami ha già consentito a milioni di aziende e singoli individui di effettuare ricerche in materia di dpi. Dallo studio emerge, tuttavia, che dobbiamo fare di più per promuovere i vantaggi economici della proprietà intellettuale tra le pmi, poiché ne possono trarre i maggiori benefici».
La presente relazione, incentrata sul ruolo dei DPI a livello d’impresa, fa seguito a una precedente ricerca condotta a livello europeo sul contributo dei settori industriali a elevato uso di diritti di proprietà intellettuale in termini di risultati economici e occupazione nell'Unione europea .
Si è riscontrato che il 40% dell'attività economica complessiva nell'UE (circa 4.700 miliardi di Euro all'anno) è generato dalle industrie ad alta intensità di DPI e circa il 35% dell'occupazione complessiva dell'UE (77 milioni di posti di lavoro) deriva direttamente o indirettamente da industrie con un utilizzo dei DPI superiore alla media.