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Per molti, soprattutto per coloro che hanno figli e reddito medio basso, la Tasi potrebbe rivelarsi una batosta tale da far rimpiangere l’Imu.
Basta dare uno sguardo alle aliquote pubblicate da 69 capoluoghi italiani, per rendersi conto come la nuova tassa sulla prima casa sfiori spesso il tetto massimo del 2,5 per mille, a cui si aggiunge anche uno 0,8 di addizionale, come previsto dalla legge per finanziare le detrazioni.
Per un totale di 3,3 per mille di aliquota. È il caso di città come Bologna, Firenze, Genova, Napoli, Torino, Venezia, Bari, Catania.A Roma e Milano invece la Tasi è al 2,5 per mille.
Non solo. A essere penalizzati saranno le famiglie meno abbienti: stando alla simulazione della Uil - Servizio politiche territoriali, 7 famiglie su 10 (71%) pagheranno una Tasi più elevata dell’Imu (nell'ipotesi, con reddito Isee di 10 mila euro e reddito Irpef di 20 mila euro): basta vivere in una A3 (casa economica), avere un figlio e disporre di una rendita pari a 450 euro.
Nello specifico, il disavanzo tra Tasi e Imu ammonterebbe a 52 euro aggiuntivi a Bologna, 32 euro a Firenze, 30 euro a Milano, 27 euro a Venezia.