BONUS DOCENTI. Partiamo dal Bonus Docenti che, dopo il successo del primo anno, sta subendo un calo di popolarità. Sono stati appena 60 i milioni spesi a fronte dei 350 milioni stanziati. Certo, l'anno scorso si potevano comprare anche gli smartphone, mentre c'è stata una stretta delle categorie merceologiche. Ma non c'è solo questo. Anche i commercianti sono in fuga dal bonus a causa delle procedure di accredito farraginose. Così in molte regioni on ci sono negozi abilitati.

BONUS CULTURA. E i 500 euro ai 18enni. Appena il 40% degli aventi diritto si è lanciato nella trafila per ottenere gli sconti su libri, musei, cinema, teatro, concerti. A gennaio, dei 572.437 neomaggiorenni aventi diritto, solo 286.095 avevano ottenuto l’identità digitale e solo 230.000 erano iscritti alla piattaforma necessaria per cominciare a spendere i 500 euro. Anche qui la percentuale è sconfortante: solo il 6,3% dei soldi stanziati dal governo sono stati effettivamente spesi dai ragazzi italiani che hanno compiuto 18 anni dal 2016. Troppa burocrazia, lentezza per l’approvazione dell’account digitale e scarsità degli esercenti che aderiscono al progetto le cause del flop. L'ennesimo, a quanto pare.